Tensioni e liti dopo la fine del matrimonio, un’assoluzione e una condanna ridotta

 
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Gela. Un’assoluzione e una condanna, rivista al ribasso. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta si sono espressi così nei confronti di due imputati, fratello e sorella, che in primo grado erano stati condannati, per lesioni causate all’ex moglie dell’uomo e ai suoi familiari. Una vicenda che si lega a rapporti molto tesi tra i due nuclei, alimentati dalla separazione, dopo un rapporto matrimoniale burrascoso e secondo le iniziali contestazioni fatto anche di maltrattamenti. Quest’ultima accusa poi cadde. I giudici di appello, invece, hanno assolto la sorella, che in primo grado era stata condannata a quattro mesi di detenzione. E’ stata ridotta invece la pena del fratello. Da nove mesi a quattro mesi di reclusione, sempre per le lesioni da collegare ad una colluttazione che si sarebbe verificata in strada, proprio tra i due nuclei familiari contrapposti. Le accuse rivolte all’ex moglie e ai familiari erano invece già venute meno in primo grado. Nel procedimento, erano anche parti civili, assistiti dall’avvocato Giovanna Miceli.

La difesa dei due imputati, sostenuta dall’avvocato Salvo Macrì, ha presentato ricorso in appello e i giudici di secondo grado hanno pronunciato l’assoluzione per la sorella e ridotto la condanna per il fratello. E’ stata nuovamente ricostruita l’intera vicenda, che secondo il legale non avrebbe avuto gli estremi per individuare chiare responsabilità da addebitare agli unici due imputati condannati.

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