Trasporto disabili, cade accusa abuso d’ufficio per il dirigente comunale: assoluzione

 
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Gela. Cade l’accusa di abuso d’ufficio. Il gup del tribunale, Roberto Riggio, ha assolto il dirigente comunale Patrizia Zanone (da alcuni anni in pensione). Era considerata responsabile di aver determinato un panno patrimoniale all’ente, per circa 75 mila euro. Secondo le contestazioni, non avrebbe dato attuazione ad un provvedimento della giunta Messinese che prevedeva una quota di compartecipazione per il servizio di trasporto disabili. Gli utenti che per ragioni di reddito non rientravano nei limiti di esenzione (quindi con soglie comunque superiori) avrebbero dovuto versare una quota per usufruire del servizio. Per la procura, l’accusa mossa all’allora dirigente è stata provata. Non avrebbe dato attuazione. Era già stata chiesta la condanna ad otto mesi di reclusione. I legali di difesa, gli avvocati Franca Gennuso e Rocco La Placa, dopo aver optato per il giudizio abbreviato, hanno presentato documentazione per attestare che il dirigente osservò i suoi doveri anche rispetto al provvedimento della giunta.

Hanno escluso una decisione unilaterale da parte dell’allora guida del settore servizi sociali. Hanno ribadito che Zanone operò nel rispetto delle proprie funzioni. Il gup ha deciso per l’assoluzione. Il Comune è stato parte civile nel procedimento, assistito dall’avvocato Marco Granvillano, che invece ha concluso per la condanna, così come formulato anche dalla procura.

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