Tregua tra giunta e consiglieri sul caso Eni, bocciato il gruppo di studio: Siciliano incontra gli imprenditori

 
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Gela. Dopo il grande freddo arriva il disgelo?

Il caso bonifiche. Il consiglio comunale e la giunta, con in testa il vice sindaco Simone Siciliano, sembrano cercare punti di contatto soprattutto in merito al destino dell’Accordo di programma redatto, negli scorsi mesi, proprio dall’amministrazione Messinese. Tutto, ovviamente, ruota intorno ai prossimi investimenti di Eni e alle attività parallele previste dall’amministrazione e sintetizzate, appunto, nell’accordo. Ad aprire le danze durante la seduta di question time dedicata alle mozioni, è stato l’indipendente Carmelo Casano. Il consigliere ha chiesto spiegazioni prima all’assessore Fabrizio Morello e poi al vice sindaco Simone Siciliano in merito ai piani di bonifica anche delle aree dismesse Eni. “Nell’accordo di programma – ha spiegato Casano – quest’amministrazione si contraddice. In tv e sui giornali, sostenete che debba essere Eni a pagare per le contaminazioni prodotte negli anni e, invece, nell’accordo prevedete che le aziende interessate ad investire nelle aree dismesse, e non solo, possano avviare le attività di bonifica a loro spese. C’è qualcosa che non va. Inoltre, mentite quando sostenete che nessuno dei consiglieri comunali ha mai inviato contributi da inserire nel testo definitivo dell’accordo. Io l’ho fatto, con tanto di numero di protocollo”. L’assessore Siciliano ha subito cercato di smorzare i toni. “Se è passato il messaggio che nessuno dei consiglieri abbia contribuito con proprie proposte all’accordo di programma – ha risposto – sarà stato un problema, magari, di cattiva comunicazione e me ne assumo le eventuali responsabilità. Sul fronte bonifiche, non c’è nessuna contraddizione. Nel testo dell’accordo di programma si prevede la possibilità che le aziende interessate ad insediarsi possano avviare attività di bonifica che, comunque, verranno sempre compensate con quanto dovuto da Eni per aver inquinato. Questo deve essere chiaro”.

Non passa la proposta sul gruppo di studio. Lo stesso Casano, il consigliere del Polo Civico Guido Siragusa e Luigi Di Dio di Reset, invece, hanno appoggiato la proposta di un gruppo di studio sul tema, da costituire in seno al civico consesso. E’ stato proprio Di Dio a proporre per primo questo tipo di attività d’approfondimento. Una richiesta che, però, ha creato non poco scompiglio. Antonio Torrenti e Angela Di Modica, componenti della commissione sviluppo economico, hanno subito chiesto spiegazioni. “Noi, in commissione – ha detto Torrenti – abbiamo già questo tipo di competenze. Il rischio è che si crei un doppione inutile. Siamo pronti ad estendere le riunioni della nostra commissione a tutte le forze politiche non rappresentate e, in ogni caso, le riunioni sono pubbliche e tutti possono assistere”. Molto critico davanti all’ipotesi di un gruppo di studio è stato anche il democratico Giuseppe Ventura. “Si rischia – ha ribadito – di delegittimare l’attività della commissione sviluppo economico”. Un’inattesa tregua, almeno per certi versi, è arrivata anche nel corso dell’interveto del grillino Simone Morgana che, nonostante il divorzio politico dalla giunta Messinese, ha comunque ribadito di aver apprezzato alcuni passi in avanti dell’amministrazione sul fronte dell’accordo di programma. “Quest’accordo – ha detto rispondendo a Guido Siragusa – non è scritto sulla sabbia ma ci sono punti che se sviluppati potranno andare nel verso da noi auspicato quando proponemmo le nostre osservazioni”. Di “tendenza ad escludere il consiglio comunale” ha invece parlato l’altra esponente del Polo Civico Sandra Bennici. Alla fine, diversi esponenti del gruppo di centro sinistra, però, hanno deciso di abbandonare l’aula al momento del voto sul gruppo di studio. La proposta di Luigi Di Dio non è passata e il numero legale è venuto a mancare.

Siciliano ha incontrato diversi imprenditori. Già nelle scorse ore, il vice sindaco Simone Siciliano ha incontrato diversi imprenditori impegnati con le rispettive aziende nell’indotto della fabbrica Eni. “Ho iniziato ad illustrare il contenuto dell’Accordo di programma – dice il vice sindaco – anche in vista dei prossimi vertici al ministero. Credo che gli incontri proseguiranno con altri imprenditori”. Intanto, è stato Guido Siragusa a proporre un documento con il quale s’impegna il consiglio comunale ad avviare tutte le necessarie inziative in vista dell’incontro al ministero del 24 febbraio. Il consigliere ha chiesto l’immediata convocazione di una riunione con tutte le rappresentanze sindacali. Proprio il vertice del 24 febbraio è stato previsto per verificare lo stato d’attuazione del protocollo d’intesa del novembre di due anni fa. 

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