Troppe vite spezzate, la Filca Cisl chiede interventi urgenti sulla strada statale 115

 
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Gela. Due giovani vite spezzate sull’asfalto. Famiglie distrutte dal dolore. Un altro incidente mortale nell’arco di un mese sulla strada statale 115 che collega Gela a Licata.

Il monito arriva dai segretari Ust e Filca Cisl, Emanuele Gallo e Francesco Iudici. “Un’altra tragedia segna le strade del territorio e che impone l’urgenza di intervenire attraverso provvedimenti seri e duraturi per la messa in sicurezza della viabilità del comprensorio. La Statale 115 è considerata ad alto rischio (assai notevole la densità di traffico) perché il suo tracciato è percorso giornalmente da migliaia di mezzi e la sua carreggiata, per certi tratti, non risponde agli standard di sicurezza odierni. La sua realizzazione, infatti, risale agli anni cinquanta. E, in alcuni casi (Gela e Porto Empedocle docet) addirittura attraversa il centro urbano costituendo un grave pericolo per i pedoni e gli automobilisti”.

Intervenire con urgenza. Occorrono, perciò, interventi strutturali urgenti, indifferibili e risolutivi sulla Strada Statale 115, la più lunga della Sicilia. Con i suoi 409 chilometri attraversa 5 province, è diventata una delle più pericolose di tutto il territorio regionale. La Cisl e la Filca chiedono un monitoraggio costante individuando le maggiori criticità in materia di sicurezza stradale sulla viabilità isolana ed in particolare sulla SS115 che collega Gela ad Agrigento e all’aeroporto di Comiso. Tra le opere prioritarie su cui intervenire è fondamentale il completamento della Gela-Siracusa, più volte sollecitata e ancora rimasta un’incompiuta. La pioggia di questi giorni pone l’accento su un altro tema delicato: la fragilità del territorio che rischia di essere travolto da una natura tanto bella quanto ribelle. Bastano poche piogge per mettere in ginocchio la viabilità e la sicurezza delle città. Anche in questa direzione bisogna dare priorità agli interventi di consolidamento (come nel caso della zona dirimpetto Porto Rifugio di Gela) per evitare scempi e tragedie come Genova e Giampilieri. Sono stati giorni di passione sulle strade provinciali a causa della pioggia battente: centinaia gli interventi in Provincia. La pioggia sta creando innumerevoli problemi alla viabilità provinciale sopratutto nella zona del Vallone a causa di diverse frane e centinaia di segnalazioni per le buche che si sono formate a seguito dell’enorme quantità d’acqua che si è abbattuta nel territorio. I maggiori disagi sono stati registrati sulle strade provinciali 23 e 24. Le due arterie stradali, infatti, versano in condizioni disastrate che rendono la viabilità nella zona del Vallone nisseno alquanto problematica. In questa direzione, serve un intervento  del Commissario della Provincia sulla viabilità del Vallone: comuni come Mussomeli, Milena, Montedoro e Bompensiere, ad esempio, con le arterie stradali in queste condizioni rischiano sempre più di rimanere ai margini della Provincia.      

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