“Tsunami” alla sanità locale, il Distretto 2 sempre più colpito dai disagi

 
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Gela. Avrebbe dovuto rappresentare la panacea di tutti i mali della sanità gelese. Era stato voluto dal governatore Rosario Crocetta per eliminare la sperequazione delle risorse all’interno dell’Asp nissena, tra gli ospedali a sud e quelli a nord della provincia di Caltanissetta.

Avrebbe dovuto rispondere alle emergenze del territorio duramente colpito dall’azione industriale. Invece, l’azione del commissario straordinario Vittorio Virgilio rischia di essere ricordata come lo tsunami del Distretto 2.

Quello che comprende i comuni di Gela, Niscemi e Mazzarino. Nell’apparente indifferenza della politica e dei sindacati di categoria, sono stati effettuati tagli ai posti letto, accorpamenti dei reparti e mobilità del personale senza precedenti.

Prima della sua nuova nomina a direttore generale, avvenuta nonostante la “bocciatura” agli esami di ammissione indetti dall’assessorato regionale alla Sanità retto da Lucia Borsellino, il commissario Virgilio ha avuto il tempo di bandire la gara di privatizzazione del servizio di mensa a disposizione dei pazienti.

Un provvedimento che a detta di Virgilio “garantirà qualità e efficienza” ma che secondo i bene informati ha calpestato il servizio di eccellenza effettuato dal presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”.

E’ stata presentata alla cittadinanza la Radioterapia, ancora priva di uno dei due acceleratori lineari (perchè non attivato), ignorando la vedova di Crocifisso Moscato, presente alla cerimonia per rendere omaggio alle lotte del marito scomparso. Presente alla “festa” Ignazio Alì che non ha ancora ricevuto le somme per avere realizzato la struttura. Con ordini di servizio sono stati trasferiti due medici.

Nel primo caso, la dottoressa Rosalba Tignino ha ottenuto un lasciapassare per l’unità complessa del servizio vaccinazione del distretto sanitario dopo 8 anni di servizio in Pediatria a Gela. L’altro medico, Giuseppe Vivacqua, grazie a una mobilità interna, dal Pronto soccorso è stato affidato alla Chirurgia dell’ospedale Basarocco di Niscemi.Provedimenti che continuano a colpire i due reparti in questione.

Dopo l’entusiasmo per l’elevazione a capofila all’interno dell’Asp, sono stati equamente distribuiti i posti letto della Brest unit. La struttura diretta dal senologo Giuseppe Di Martino da sei posti letto è stata ridimensionata a tre, in sintonia con la Brest unit di Caltanissetta diretta da Giovanni D’Ippolito dell’ospedale Sant’Elia. Accorpati, ma solo sulla pianta organica, i reparti di Medicina e Malattie infettive. Un affaire comlesso che avrebbe declassato ulteriormente il distretto 2 con la perdita di posti letto e la chiusura di importanti servizi, come il Pronto soccorso a Mazzarino.

Intanto l’Ugl comparto sanità ha segnalato il mancato pagamento del progetto obiettivo degli addetti al servizio portineria, l’ascensore guasto da sette mesi e l’adeguamento con il Sant’Elia di due ausiliari per il servizio di Astanteria.

A rendere ancora più disastrosa la situazione è un nuovo guasto alla Tac della Radiologia di via Palazzi che costringe i medici a rivolgersi alle strutture del territorio considerato che quella a disposizione della Radioterapia non è idonea per una determinata tipologia di esami.

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