Un terreno occupato da ventisette anni, nuova tegola per il Comune “distratto”

 
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Gela. L’ente comunale da ventisette anni continua ad occupare, illegittimamente e senza averlo mai espropriato, un terreno nella zona di Sant’Ippolito. Adesso, i magistrati del tribunale amministrativo di Palermo hanno riconosciuto il diritto

al risarcimento in favore del nucleo familiare che, a causa della stasi degli uffici di Palazzo di Città, risulta ancora formalmente proprietario dell’immobile, oramai irrimediabilmente modificato.
Nonostante ciò e senza dare seguito alle tante richieste dei proprietari, i tecnici comunali non hanno mai provveduto ad acquisire, definitivamente, la proprietà del terreno, riconoscendo quanto dovuto agli stessi titolari.
“E’ ovvio – scrivono i giudici del tar palermitano – che è interesse (ed obbligo) dell’amministrazione, e per essa degli organi di indirizzo e gestionali competenti, ricondurre il possesso del bene ad una situazione di legalità, posto che l’illecita occupazione, e quindi il fatto lesivo, permangono fino al momento dell’acquisto della proprietà operato nei modi tipizzati dalla legge”. In sostanza, bisognerà pagare.
“La liquidazione del danno – scrivono ancora – è opportuno che sia affidata allo stesso comune che dovrà provvedervi secondo il procedimento indicato, formulando la proposta entro il termine di giorni sessanta dalla notificazione della presente sentenza”.
Un nuovo debito fuori bilancio pronto ad arrivare a Palazzo di Città.

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