Una domenica movimentata tra soccorsi e segnalazioni inquinamento

 
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Gela. Una domenica movimentata quella appena trascorsa dagli uomini della Guardia Costiera di Gela in servizio alla sala operativa e sulle motovedette.

E’ stato soccorso un ragazzo allontanatosi a nuoto verso il largo per raggiungere la testata del pontile sbarcatoio; il giovane è stato avvicinato mentre cercava vanamente di salire una gradinata che porta su alla testata, pericolante e inagibile da anni.

Verso le undici di sera a comunicare un’altra urgenza è stato il proprietario di un natante con a bordo quattro persone, partito da Scoglitti e diretto a Gela.

E’ stato necessario far sparare all’unita in pericolo un paio di razzi di segnalazione per facilitare l’individuazione. La disavventura delle cinque persone soccorse si è potuta concludere soltanto a notte fonda.

Ma ciò che più ha tenuto impegnati i militari della Guardia Costiera durante tutta la giornata di domenica sono state le decine di telefonate arrivate da più parti a segnalare la presenza in mare di fastidiose alghe filamentose brune, cenere di ricaduta dai numerosi incendi, leggere schiumosità, acque torbide, escrementi galleggianti e via dicendo.

Dopo aver preso visione della situazione sul posto, i militari hanno trovato alcune di queste segnalazioni esagerate trattandosi di fatto o di eventi naturali o di schiumosità circoscritta a pochi metri quadrati che nulla però hanno a che vedere con il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione o di scarichi volontari di reflui in mare.

Il rimbalzo di notizie allarmistiche su questo argomento ha fatto si che venissero realizzati dei prelievi supplementari, a quelli periodicamente previsti per legge, per la classificazione di balneabilità o meno dei vari tratti in cui convenzionalmente è suddiviso il litorale gelese.

Anche ieri, quindi, un’unità dell’Igiene Pubblica di Gela collaborata da due militari della Guardia Costiera ha eseguito il campionamento in tre diversi punti del litorale di Macchitella.

Vi è da dire che, finora, tutte le analisi routinarie e suppletive eseguite nei tratta in cui la balneazione è consentita (escluse le foci di fiume in fronte del petrolchimico e qualche tratto di Bulala) hanno escluso la presenza di inquinamenti chimici e batteriologici che hanno richiesto emissione di nuovi divieti di balneazione.

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