Una macchina da scrivere che invia messaggi criptati, l’idea d’esame di uno studente

 
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Gela. Ispirato dal film “The imitation game”, uno studente ha riprodotto in chiave moderna una macchina da scrivere della seconda guerra mondiale, utilizzata per l’invio di messaggi criptati.

Il sistema, presentato in seduta d’esame, ha rappresentato la tesi di studio conclusiva di Fabio Carfì. Il ventunenne, con la passione per l’elettronica e la storia, ha conseguito la maturità in amministrazione finanza e marketing con un punteggio di novanta su cento, presso l’istituto paritario “Leonardo Da Vinci” diretto da Nunzio Cavallo. “L’ispirazione è venuta guardando il film “The imitation game”, ambientato durante la seconda guerra mondiale, – dice Carfì – in cui si narra la storia di Alan Turing, un criptoanalista e pioniere dell’ informatica da guerra. Sono sempre stato attratto dai mezzi di comunicazione che i tedeschi utilizzavano per codificare e decodificare i messaggi. Ho deciso di realizzare la replica di una macchina da scrivere modificata utilizzata in quel periodo – continua – l’ho riadattata utilizzando tecniche e materiali moderni. Adoro la tecnologia, l’elettronica e tutto ciò che concerne l’informatica. Il mio obiettivo è quello di poter lavorare, un giorno, in questo mondo. Ho lavorato alla creazione per sette mesi e l’ho presentata all’esame finale associandola alla tesi sul secondo conflitto bellico. I sacrifici sono stati tanti ma la ricompensa è enorme”. Il progetto è stato accolto con apprezzamento ed entusiasmo dai membri della commissione interna, composta dai docenti Fabiola D’Aleo, Rosalia Sciagura e Angela Salomone e dal presidente Francesca D’asaro che, alla fine, si è complimentata con lo studente per il brillante progetto. “Sono soddisfatto e orgoglioso – ammette Nunzio Cavallo, dirigente dell’istituto – menti come quelle del nostro studente donano lustro alla scuola”. 

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