Una Mercedes smontata sotto casa di un imprenditore a Caposoprano, è un avvertimento?

 
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Gela. Non convince del tutto gli inquirenti la dinamica dell’azione perpetrata due notti fa ai danni di un’autovettura di proprietà di un imprenditore. Il raid in via Benedetto Croce. Si tratta di una Mercedes Classe B, smontata e privata di molte sue parti durante la notte. Nessuno si sarebbe accorto di nulla. La carrozzeria presenterebbe solo piccoli graffi, riconducibili a segni di scasso, sul montante centrale lato passeggero ma nemmeno una ammaccatura che potesse lasciare presupporre ad un atto intimidatorio. La monovolume era stata parcheggiata in un piazzale di via Benedetto Croce, un’arteria cittadina del quartiere Caposoprano, zona residenziale della Gela bene. A denunciare l’avvenuto furto di molte parti della carrozzeria e degli interni, compresi i sedili, è stato lo stesso titolare del mezzo. L’imprenditore, intorno alle 8 del mattino, dopo avere rinvenuto la sua “Classe B” inutilizzabile non ha potuto fare altro che telefonare al centralino del commissariato di polizia per denunciare il danneggiamento e il furto. Gli agenti della polizia scientifica si sono recati sul posto dove hanno effettuato tutti i rilievi del caso per cercare di trovare anche una minima traccia per risalire agli autori del furto dagli scenari tutt’altro che chiari. Gli inquirenti preferiscono mantenere il più stretto riserbo sulla vicenda.

Sentito l’imprenditore. Hanno sentito lo stesso titolare della monovolume Mercedes ed effettuato i rilievi fotografici al mezzo che poco dopo è stato spostato e trasferito in un luogo sicuro. Dalle prime indiscrezioni i malviventi sono riusciti a portare via anche il portellone posteriore e i proiettori. I poliziotti potrebbero ampliare le indagini con l’acquisizione delle immagini dei sistema di videosorveglianza esterni e di alcune attività commerciali che insistono nella zona. Non si esclude nessuna ipotesi compresa quella che ad agire possa essere stata una banda organizzata nel reperire accessori di autovetture. Da mesi, infatti, molti autoconcessionari che operano in città, sono stati interessati da irruzioni furtive di mezzi e semplici accessori. Sarebbe poco chiara agli inquirenti l’apparente dinamica dei fatti. La conta dei danno è in corso di quantificazione. I malviventi non sono riusciti a rubare le quattro ruote (la Classe B era equipaggiata con cerchi di lega), il volante e il cruscotto.

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