Uno scontro armato a Settefarine, parla un testimone: “Gli spari arrivavano dal giardino della legalità”

 
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Gela. “Ho sentito almeno due spari e ho deciso di chiamare la polizia”. E’ stato un residente di Settefarine a descrivere quanto accaduto nell’agosto di tre anni fa, a ridosso del giardino della legalità.


Gli spari in strada. L’uomo è stato sentito nel dibattimento aperto ai danni di Gaetano Brosco, accusato di aver preso parte ad un presunto scontro armato tra famiglie rivali. E’ accusato di tentato omicidio e ne risponde davanti al collegio penale del tribunale. Per gli stessi fatti, sono già arrivate quattro condanne a carico di altri componenti dei nuclei familiari individuati dagli agenti di polizia del commissariato. Il testimone, che si trovava nella propria abitazione quando sentì gli spari, ha risposto alle domande del pubblico ministero Andrea Sodani e del legale di difesa dell’imputato, l’avvocato Francesco Enia. Gli spari, dopo poche ore, si sarebbero ripetuti tra le vie del quartiere. In aula, si tornerà a novembre per sentire nuovi testimoni. I poliziotti arrivarono all’individuazione dei responsabili, utilizzando soprattutto le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.

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