“Verifica nell’intergruppo, c’è ancora visione comune?”, Giudice: “Pd ritorna a chi si alleò con FI”

 
0
Il consigliere Paola Giudice e l'esponente "Rinnova" Alessandra Ascia

Gela. “Una verifica, anzitutto all’interno del nostro intergruppo, va fatta. Dovremmo vederci subito dopo la pausa di ferragosto”. Il consigliere comunale Paola Giudice, fin dal primo momento all’opposizione del sindaco Lucio Greco, cercherà di capire se ci sia ancora una visione comune nel progetto di “Unità progressista”. Doveva essere la base per sviluppare l’alleanza di centrosinistra ma ci sono stati passaggi a vuoto non di poco conto. “Rinnova? Vedremo se c’è ancora condivisione di vedute sia in consiglio sia rispetto al progetto per le prossime amministrative”, precisa Giudice rispetto al gruppo civico che si rifà in aula al consigliere Alessandra Ascia e che in questi ultimi giorni ha anche ricevuto inviti a confrontarsi con il centrodestra. Sicuramente, Giudice non vuole spostamenti politicamente anomali e la direzione rimane quella del centrosinistra. Quello che è accaduto in casa dem è un altro scossone che potrebbe incidere sulla tenuta di un’eventuale alleanza. “Il Pd, per quello che mi riguarda, ha fatto un passo indietro grandissimo – aggiunge – il partito ha scelto di rinunciare al rinnovamento avviato dall’ex segretario Guido Siragusa. Ritorna una gestione quasi da condominio unifamiliare. E’ di tutta evidenza che il partito, con la nomina a commissario dell’onorevole Arancio, ritorna pienamente in mano a chi scelse di allearsi con Forza Italia. Anche le valutazioni che sono arrivate dal Movimento cinquestelle non riguardano il nostro intergruppo”. Il consigliere indipendente non si è mai riconosciuta nel Pd dello zoccolo duro ma aveva aperto ad interlocuzioni in prospettiva progressista solo dopo l’affermazione dell’area Schlein, con l’ex segretario cittadino Guido Siragusa. Ora, secondo il consigliere l’aria è completamente cambiata e un’alleanza con il Pd di Arancio sembra quasi da escludere.

Con la ripresa dell’attività istituzionale, infine, ci saranno scelte da fare, anzitutto sugli atti finanziari, compreso il piano di riequilibrio. “Sono atti che valuterò con la massima responsabilità – conclude il vicepresidente del consiglio comunale – del resto, ho sempre agito in questo modo, anche per il rendiconto 2021 che ho valutato, decidendo di non votarlo. A differenza di gruppi che ora si dicono all’opposizione, dopo però aver condiviso l’esperienza amministrativa della giunta, io non ho mai gestito la cosa pubblica né ho generato i numeri degli attuali atti finanziari”. Come era prevedibile, nel percorso verso una sofferta alleanza di centrosinistra, Giudice non pare affatto intenzionata a mettersi al traino dello zoccolo duro del Pd né a condividere candidati che siano prodotto finale di quell’area politica.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here