Vertenza Medi group, incontro raffineria-azienda: possibile accelerazione per sblocco pagamenti

 
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Lavoratori Medi group davanti all'ingresso di raffineria Eni

Gela. Questa mattina, i lavoratori edili di Medi group Construction hanno organizzato un sit in davanti all’ingresso principale della raffineria Eni. Si sono fermati perché attendono stipendi arretrati per tre mesi, buoni pasto e quote del Tfr che coprono almeno un periodo di dieci anni. Ritardi che considerano non più tollerabili, dopo che si sono comunque tenuti incontri nei tavoli istituzionali e all’ufficio provinciale del lavoro. La vertenza potrebbe avere i primi risvolti forse favorevoli entro i prossimi giorni. Pare infatti che oggi, a seguito dell’iniziativa dei lavoratori, i vertici di raffineria abbiano incontrato i responsabili societari di Medi group. Da quello che emerge, i manager Eni avrebbero assicurato un’ulteriore velocizzazione per lo sblocco di somme dovute all’azienda edile, che in questo modo avrebbe maggiori fondi a disposizione per andare incontro alle legittime richieste dei dipendenti. Potrebbe essere un primo spiraglio. I lavoratori hanno fatto capire che senza certezze intendono proseguire la loro iniziativa di protesta, che comunque oggi si è svolta senza alcuna tensione.

I sindacati del settore, attraverso i rappresentanti in azienda, hanno anche seguito la vicenda delle quote del Tfr, per le quali ci sarebbe stato un piano di rientro che però nel corso del tempo si è man mano bloccato, anche per situazioni non così prevedibili che hanno riguardato l’azienda, compreso il blocco della cessione dei crediti nel sistema del bonus 110 per cento. Se arriveranno i primi pagamenti in favore dei lavoratori, la vertenza potrebbe andare verso una schiarita anche se servirà comunque mantenere alta l’attenzione per una società che occupa almeno ottanta operai, impegnati in raffineria e non solo.

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