“Non sappiamo nulla della situazione finanziaria del Comune”, Grisanti: “Si vada verso predissesto”

 
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Il consigliere Pierpaolo Grisanti

Gela. “Siamo fermi esattamente a cinque mesi fa”. Il presidente della commissione consiliare bilancio Pierpaolo Grisanti, in una fase che per l’ente è finalizzata quasi esclusivamente ai correttivi richiesti dalla Corte dei Conti, conferma che ad oggi non c’è stata alcuna possibilità di rapportarsi ai numeri effettivi del Comune. “In commissione non è mai arrivato alcun atto – spiega – possiamo parlare solo in base alle voci che arrivano e alle deliberazioni della Corte dei Conti. Sicuramente, non è il momento di misure una tantum che aggraverebbero ancora di più il quadro. Sono convinto che serva un piano di riequilibrio pluriennale, il cosiddetto predissesto. I correttivi? Dovranno comunque essere parametrati alla situazione effettiva dell’ente. Pensare, solo per fare un esempio, a predisporre l’aumento di alcune tariffe o la riduzione dei compensi dell’amministratore della municipalizzata, porterà solo a palliativi non decisivi. Serve un’azione strutturale”. Grisanti, consigliere in quota Fratelli d’Italia, da tempo attende di avere un quadro preciso, insieme agli altri componenti della commissione. “Se dobbiamo riferirci alle deliberazioni della Corte dei Conti, in assenza di qualsiasi atto finanziario, allora il disavanzo al 2020 si dovrebbe attestare intorno ai cinquanta milioni di euro. In sede di audizione, davanti ai giudici contabili, l’amministrazione ha fornito aggiornamenti che potrebbero aumentarne l’entità. Per un Comune rimasto senza atti finanziari, penso che un piano di riequilibrio pluriennale sia l’unica vera soluzione”.

Grisanti e gli altri componenti della commissione, già ad inizio anno, avevano avviato una verifica e portato in consiglio comunale un atto che impegnava la giunta a seguire precise scadenze per gli atti finanziari. Non c’è stato un seguito e adesso il sindaco Lucio Greco si affida anche al nuovo segretario generale, Carolina Ferro, che al momento regge le sorti del settore bilancio. “Ci sono scadenze e se parliamo di rendiconto non si può andare oltre aprile – conclude il presidente della commissione – purtroppo, fino ad ora, non siamo stati messi nelle condizioni di capire, numeri alla mano, quale sia lo stato effettivo dell’ente. Non abbiamo avuto modo di valutare neanche il Piano economico finanziario”. Per ora, la commissione non ha in programma audizioni sul tema ma se non ci saranno riscontri precisi a breve, allora anche la strategia potrebbe cambiare.

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