Vertenza Smim, niente accordo: Il diretto crede poco agli investimenti Eni

 
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Gela. Accordo saltato per l’ennesima volta: i lavoratori della Smim, in sciopero da tre settimane, non hanno trovato l’intesa con i dirigenti del gruppo ligure. La riunione fissata nelle stanze dell’Asi di contrada Brucazzi, infatti, non ha sortito alcuna fumata bianca.

I dirigenti dell’azienda hanno ribadito la volontà di voler pagare gli stipendi arretrati e la quattordicesima mensilità dello scorso anno: per questa ragione, però, hanno chiesto tempo nel tentativo di avere a disposizione la liquidità necessaria.
Una linea, però, che non è stata accolta dai sindacati dei metalmeccanici e dagli stessi operai che, di conseguenza, mantengono la mobilitazione davanti ai cancelli dello stabilimento Smim di contrada Piana del Signore. La preoccupazione, comunque, non interessa soltanto l’indotto.
Ieri mattina, i sindacalisti del settore chimico hanno incontrato una delegazione di operatori del diretto Eni.
Durante l’assemblea, è emerso il dubbio sull’effettiva possibilità che i dirigenti della multinazionale riescano a rispettare il cronoprogramma degli investimenti, per un totale di settecento milioni di euro.
Per questa ragione, gli stessi segretari sindacali hanno proposto di vigilare sull’osservanza degli investimenti nei nuovi impianti che dovrebbero servire al passaggio dalla sola produzione di benzine a quella di gasolio.

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