“Visita Scarpinato da paese illiberale, solo scopi elettorali”, Greco: “Nessun interesse per la città”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. Una visita in città, non istituzionale ma “elettoralistica”. Il sindaco Lucio Greco ne è certo, riferendosi all’arrivo odierno dell’assessore regionale Francesco Scarpinato. Questa mattina, il titolare dei beni culturali ha condotto un monitoraggio nei siti archeologici cittadini, sbilanciandosi anche sull’avvio degli interventi di recupero del secondo relitto arcaico, nei fondali di Bulala. Nessun incontro ufficiale invece con l’amministrazione comunale. Scarpinato ha avuto un confronto solo con il gruppo locale di Fratelli d’Italia oltre che con il direttore del parco archeologico Luigi Gattuso e con il soprintendente Daniela Vullo. “Certe manifestazioni si possono svolgere solo in quei paesi di chiara impronta illiberale, dove è possibile calpestare impunemente i principi democratici che regolano la vita delle istituzioni. L’assessore Scarpinato che, in quota FdI, dirige l’assessorato ai beni culturali – dice Greco – dimenticando di rappresentare tutto il popolo siciliano e non una sola parte politica, si presta ad un’esibizione dal chiaro ed evidente sapore elettoralistico. In visita nella città che ho l’onore di guidare, piuttosto che incontrarsi con i rappresentanti dell’amministrazione, ha preferito fare passerella con gli esponenti locali del suo partito. In questo modo, invece di interessarsi delle criticità del patrimonio archeologico locale, comprese le aspettative della cittadinanza, ha preferito sostenere e dare forza ai militanti del gruppo locale di FdI”. Non è la prima volta che capita. In questi mesi, infatti, i meloniani hanno portato in città il ministro Andrea Abodi e l’altro assessore regionale in quota FdI Elena Pagana. In nessun caso ci sono stati tavoli istituzionali con l’amministrazione comunale. “In altre Regioni, dove c’è maggiore sensibilità democratica, un simile episodio costituirebbe motivo di scandalo e i vertici della Regione sarebbero chiamati a rispondere di una così palese e macroscopica violazione delle più elementari regole istituzionali. Di questo passo – aggiunge Greco – con questo modo di intendere la politica da parte di esponenti che pure rivestono ruoli apicali, la realtà della nostra Regione arretrerà ancor di più e si vivrà in un clima fatto di furbizie e di colpi bassi, metodi che pensavamo superati”.

Tra il sindaco e i vertici di Fratelli d’Italia, ad iniziare da quelli cittadini, i rapporti di fatto non esistono e la dialettica è stata spesso aspra, anche in consiglio comunale. I meloniani hanno archiviato da tempo l’esperienza amministrativa dell’avvocato e in più occasioni hanno dimostrato di non essere interessati ad alcun dialogo, neppure a quello istituzionale. “Spero che davanti a questo atteggiamento, assolutamente non giustificabile – conclude il sindaco – tutte le forze politiche, indipendentemente dalla loro appartenenza, facciano sentire il proprio sdegno e diano forza alle speranze dei cittadini”.

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