“Volevano rubare le pedane per l’accesso al mare”: scoperta degli ex detenuti

 
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Gela. Nonostante gli appelli lanciati negli ultimi giorni dai soci della cooperativa la Rinascita gelese e da quelli dell’associazione degli ex detenuti: un tentativo di furto di diverse pedane

installate nella zona del lungomare Federico II è stato scoperto proprio da Rocco Bassora, presidente dell’associazione che raggruppa diversi ex detenuti.
“Sono le pedane – spiega Bassora – che noi stessi abbiamo collocato negli scorsi giorni per venire incontro alle esigenze dei diversamente abili che, spesso, hanno difficoltà ad accedere alle spiagge. Ieri mattina, percorrendo un tratto del lungomare, mi sono accorto della loro mancanza. Praticamente, erano già state accatastate per essere portate via”.
Così, il suo intervento ha evitato che le pedane potessero essere rubate. Adesso, dovrebbero essere ricollocate.
“Purtroppo – conclude il presidente dell’associazione degli ex detenuti – avevamo avuto il presentimento che qualcosa potesse accadere. Le pedane, alla fine, non sono state bruciate per alimentare i falò. Però, qualcuno ne stava approfittando per portarsele via. In questo modo, la città non crescerà mai”. Oltre all’area del lungomare Federico II, gli ex detenuti hanno collocato le pedane anche in diversi tratti di spiaggia in contrada Manfria.
Un lavoro coordinato in base ad un accordo siglato con le istituzioni locali, nel tentativo di rendere ancor più accessibili le spiagge locali.

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