50 posti in più nel Distretto sanitario? La Cisl, “Dati che sanno di bufala”

 
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Gela. “Il distretto sanitario a sud del territorio nisseno continua a subire discriminazioni. I dati inseriti nella tabella regionale, sulla rimodulazione dei posti letto dell’Asp nissena, sarebbero inesatti”.

Interviene con queste parole Angelo Ietro, segretario sindacale Cisl del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. L’esponente della Cisl condanna il facile ottimismo mostrato dal commissario straordinario dell’Asp, Vittorio Virgilio, che facendo riferimento alla tabella aveva annunciato un aumento di 50 posti letto in città e una migliore razionalizzazione che tenesse contro delle esigenze tra nord e sud del territorio nisseno. “Altro che aumento di 50 posti letto – accusa Ietro – Il distretto 1 che fa capo a Caltanissetta, continua a godere di privilegi. I posti letto, rispetto al 2010, sarebbero addirittura meno di un’unità. Da un’attenta analisi della tabella, bozza dell’assessorato regionale Sanità, si evincono dati allarmanti. Tra tutti l’accorpamento dei reparti di Medicina e Malattie infettive, oltre all’attribuzione di 4 posti letto alla radioterapia di Gela che in realtà è una struttura collegata a quella di San Cataldo, il calcolo di posti letto per l’Utin che nonostante gli investimenti non è stata mai attivata con una conseguente migrazione delle partorienti verso altre strutture, la perdita dei posti letto dei punti nascita di Niscemi e Mazzarino chiusi per favorire quello gelese.
I trasferimenti verso il Sant’Elia di personale assunto in città, come un ingegnere e due farmacisti.  Siamo alle solite – conclude l’esponente Cisl – vogliamo capire l’andamento politico-gestionale avviato dal commissario e dove sono finiti i 50 posti letto annunciati in pompa magna. La situazione è paradossale, con la città accusata di favoritismi dagli esponenti politici del nord della provincia per la presenza del commissario gelese. Eppure, il presidio ospedaliero continua a subire le solite ingiustizie”.

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