I maxi progetti sul gas passano dal territorio, Greco: “Indecoroso escluderci, serve tavolo”

 
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Il sindaco Greco e l'assessore regionale Baglieri

Gela. Come abbiamo riferito, con il decreto ministeriale che delinea la conformità ambientale del gasdotto Malta-Gela, sul territorio locale si concentreranno due dei progetti strategici nella nuova geografia energetica continentale. Il gasdotto maltese infatti si aggiunge all’investimento di Eni per “Argo-Cassiopea”. Allo stato attuale, in punto di norme, il comune denominatore è però l’esclusione del territorio locale da qualsiasi forma compensativa o di royalties estrattive. Una situazione che l’amministrazione comunale ha già sollevato per “Argo-Cassiopea” e che diventa ancora più pressante. Il sindaco Lucio Greco punta ad un tavolo con la Regione.

“Tutti passano da Gela e usufruiscono delle nostre risorse – dice l’avvocato – ma noi non abbiamo diritto a vederci riconosciuti, per questi servizi, somme che potremmo reinvestire sul territorio, per apportarvi benefici tramite la promozione, la valorizzazione e le opere di risanamento ambientale. Sia chiaro che non lo accettiamo e non lo accetteremo mai. Non è possibile che l’ente non tragga alcun profitto dalla presenza di reti e strutture tanto importanti e abbiamo intenzione di rivendicare questo diritto. Sul fatto che, ad oggi, non siano previste royalties, Palermo e Roma devono passarsi una mano sulla coscienza e trovare un’intesa, cambiando le carte in tavola. Lo devono fare a tutela del nostro territorio e come segno di vicinanza e rispetto. Questo territorio, come sempre, si presta e si mette generosamente a disposizione. Chiediamo, dunque, l’istituzione di un tavolo ad hoc, per confrontarci in primis con la Regione e avanzare esplicitamente le nostre richieste al presidente Nello Musumeci e all’assessore Daniela Baglieri. Non staremo alla finestra, semplici spettatori di questo indecoroso spettacolo”. Il sindaco è molto esplicito e questa volta non usa troppi giri di parole, su un tema che potrebbe rappresentare una svolta economica, sicuramente non secondaria.

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