Crocetta a processo, ambientalisti e Di Giacomo chiedono di costituirsi parti civili

 
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La contestazione a Crocetta in piazza Umberto I

Gela. Il giudice Marica Marino deciderà alla prossima udienza sulle richieste di costituzione delle parti civili, che intendono stare in giudizio contro l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta. E’ accusato di diffamazione perché, nel corso di un comizio in piazza Umberto I, durante la campagna elettorale per le amministrative di tre anni fa, additò gli ambientalisti Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato, presidenti delle associazioni Aria Nuova e Amici della Terra. Davanti ai fischi e alle contestazioni di piazza, secondo i pm della procura, Crocetta avrebbe risposto, rivolgendosi proprio agli ambientalisti. “La sera vanno in giro con i Di Giacomo e Mirco Turco e di giorno fanno gli ambientalisti a convenienza. Vero Di Blasi? Un gruppo di scampanati senza idee. Non possono andare nemmeno a Settefarine, altro che Ponte Olivo. Saverio ti ricordi quando andavi con le telecamere all’Anic e hai fatto chiudere lo stabilimento. La colpa di chi è? Sono ambientalisti che lavorano con le imprese che gestiscono gli affari ambientali. Caro Nele Amato (altro ambientalista) quando hai preso la consulenza con me ero bravo. Appena è finita, Crocetta è diventato cattivo”.

Il comizio e le accuse dal palco. Questo il contenuto della risposta che, dal palco, l’allora presidente della Regione, rivolse ai suoi “rivali”, sostanzialmente tacciandoli di essere vicini a presunti esponenti mafiosi. Così, i legali di Di Blasi e Amato, gli avvocati Salvo Macrì e Joseph Donegani, hanno avanzato la richiesta di costituirsi come parti civili, estendendola alle relative associazioni. Una richiesta analoga è giunta dall’avvocato Raffaela Nastasi, che invece rappresenta Rosario Di Giacomo, che, dai materiali di indagine, risulterebbe corrispondere al “Di Giacomo”, cui fece riferimento Crocetta durante quel comizio, collegandolo ad ambienti criminali. Alle richieste di costituzione si è opposta la difesa dell’ex sindaco, sostenuta in aula dall’avvocato Vincenzo Lo Re. Il giudice Marino scioglierà la riserva a maggio.

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