Il 25 per cento dei dipendenti ospedalieri beneficia della legge 104

 
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Gela. L’aumento delle richieste sui benefici della legge 104 rischia di paralizzare l’attività organizzativa del personale in forza per il presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”.

Lo scorso anno i beneficianti erano 45, circa il dieci per cento dei dipendenti della struttura di via Palazzi. Da gennaio le richieste hanno subito un vertiginoso aumento. I bene informati parlano di quasi cento riconoscimenti, pari al 25 per cento del personale in organico.

Nelle ultime due settimane sono state avanzate almeno dieci richieste. Comprendono personale medico, infermieristico ed ausiliario. Molti dei quali, soggetti appena assunti o che hanno beneficiato della mobilità per lavorare in città. Tra questi c’è chi non ha mai indossato il camice per prestare servizio in ospedale. Il beneficio della “104” prevede, ogni mese, tre giorni di assenza retribuita, da dedicare all’assistenza, integrazione sociale e diritti ai familiari handicappati, estesa anche a parenti non conviventi.

Qualcuno, che ha ottenuto il doppio riconoscimento ai benefici della legge 104, potrà assentarsi sei giorni ogni mese. Nei casi più estremi, l’aspettativa retribuita prevista è di due anni.

Mentre quest’ultima eventualità può essere arginata con la sostituzione temporanea del lavoratore, in tutte le altre situazioni la vicenda deve fare i conti con l’organizzazione dei turni lavorativi e la carenza di organico, sfociata con la sospensione dell’attività ordinaria del Gruppo operatorio e dell’unità di Radiologia.

Il direttore del presidio ospedaliero, Luciano Fiorella, che non smentisce la notizia, per correre ai ripari, potrebbe decidere di approfondire ulteriormente le richieste dei beneficianti della legge 104.

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