Ritardi nei vaccini, genitori preoccupati

 
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Gela. All’asl Mancano i vaccini, a segnalare il disagio, diversi cittadini che recandosi presso gli ambulatori di via Butera hanno dovuto fare dietrofront. Dal canto suo, il responsabile dell’ambulatorio vaccinazioni, Luciano Di Vita, tranquillizza l’utenza gelese, affermando che si tratta solo di un ritardo nelle consegne dovuto alle festività, un periodo di ferie per le case farmaceutiche che alla riapertura si trovano a fare i conti con una mole di richieste. Una situazione che si registra nell’intera regione e che, a quanto pare, ormai, accade sempre a fine ed inizio anno, proprio in coincidenza delle festività. Nello specifico, momentaneamente, stanno mancando i vaccini per meningococco B, ma entro fine mese saranno disponibili presso gli ambulatori di via Butera. Poi si sarebbero registrate mancanze per le richieste del vaccino contro il Papilloma Virus. Qualche genitore si sarebbe sentito rispondere che non sono disponibili. Anche qui, Di Vita, chiarisce che si tratta di una situazione momentanea. “Proprio il vaccino contro il papilloma, afferma il responsabile dell’ambulatorio di via Butera, per noi è fra i più importanti da somministrare nelle adolescenti”. Infatti, spiegano dall’ufficio vaccinazioni, prima dell’invito a vaccinarsi, c’è un lavoro di informazione a tappeto che si fa nelle scuole. Si tratterebbe quindi, anche in questo caso, di uno slittamento per il ritardo nelle consegne. Entro un paio di settimane si dovrebbe riprendere regolarmente a calendarizzare gli appuntamenti. In realtà, delle piccole scorte ci sarebbero, ma i medici le stanno riservando per i richiami e per le ragazzine nate nel 2006.

La vaccinazione contro il Papilloma virus umano, ricorda l’esperto, si è dimostrata molto efficace nel prevenire nelle donne il carcinoma della cervice uterina o collo dell’utero, soprattutto se effettuata prima dell’inizio dell’attività sessuale; questo perché induce una protezione maggiore prima di un eventuale contagio con il virus HPV. Il carcinoma della cervice uterina è il secondo tumore più diffuso nelle donne. Non ci sarebbero, dunque, elementi che destino preoccupazione se non un ritardo nelle consegne. Al contrario, invece, sono importanti i dati che si evidenziano, più in generale, nelle vaccinazioni in città rispetto allo scorso anno. Negli ambulatori di via Butera, nell’ultimo anno in particolare, si è fatto un importante lavoro per sopperire alle mancanze degli anni precedenti, un lavoro che ha fatto toccare il 90% delle vaccinazioni contro il 70% degli anni precedenti, soprattutto nella somministrazione del vaccino trivalente, un incremento probabilmente legato anche al preoccupante ritorno del virus del morbillo registrato nell’isola. La Sicilia, inoltre, è l’unica regione d’Italia con il calendario vaccinale più completo, tanto da essere stata presa come esempio da molte altre regioni.

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