Giudice morì dopo grave incidente in via Venezia, sentito medico: “Ricordo che c’era casco”

 
0

Gela. Il cinquantaquattrenne Emanuele Giudice perse la vita nel settembre di sei anni fa, dopo un grave incidente stradale, lungo il cavalcavia di via Venezia. Era in sella ad una moto e le ferite riportate non gli lasciarono scampo. Dopo quanto accaduto, i pm della procura avviarono un’indagine e a processo, con l’accusa di omicidio colposo, c’è il ragusano Salvatore Lauretta. Era alla guida della Renault, che secondo i magistrati avrebbe colpito la moto, facendo perdere il controllo a Giudice. In aula, sono stati sentiti il medico e l’infermiere che arrivarono sul posto per prestare le prime cure. Hanno fornito ricostruzioni divergenti, almeno rispetto alla presenza del casco. Il medico rianimatore ha confermato di essersi accorto che il casco c’era. “Era a circa due metri”, ha spiegato. Il testimone ha ricordato il tipo di ferite riscontrate, compresa quella alla testa. “Era già in coma profondo”, ha detto ancora. L’infermiere, invece, ha spiegato di non aver visto il casco, ma non ha escluso che prima dell’arrivo dell’ambulanza del 118 qualcuno dei presenti avesse già tentato di soccorrere il motociclista. Anche il conducente di un bus, che era in transito nella zona, ha risposto alle domande del pm Pamela Cellura e della difesa dell’imputato.

Nel corso del dibattimento, si mira a verificare se il cinquantaquattrenne indossasse il casco al momento dell’impatto. Nel corso delle indagini, sono state acquisite le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza di una stazione di servizio di via Cascino, dove Giudice si era fermato pochi minuti prima dell’incidente. Pare che indossasse il casco, così come indicato dal carabiniere che ricevette il dvd. E’ stata chiamata a testimoniare la titolare dell’attività. Ha confermato che un familiare della vittima gli chiese se c’erano immagini registrate del passaggio del motociclista.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here