Trasporto disabili, Caci replica a Capici: “Contro me, accuse infondate”

 
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Il consigliere Valeria Caci conferma il dialogo ma esclude un "governo ombra"

Gela. La querelle legata al trasporto disabili su cui pende una richiesta di rinvio a giudizio a carico del dirigente comunale, Patrizia Zanone, continua a fare discutere. E’ stato l’ormai ex assessore della giunta Messinese, Valeria Caci, a riaccendere i riflettori rimandando al mittente le accuse mosse dall’avvocato Paolo Capici, legale dell’Associazione H, che ha parlato di un procedimento giudiziario diviso in due tronconi, uno dei quali legato proprio a Messinese e Caci che “avrebbero illegittimamente sospeso il trasporto speciale, chiedendo ai disabili anche il pagamento di un ticket”.
L’attuale consigliere comunale e presidente della commissione Servizi sociali, Valeria Caci, smorza le accuse evidenziando che c’è una denuncia ma verso ignoti.
Proprio a confermare che, ad oggi, non esiste nessun procedimento nei suoi confronti. “I fatti che vengono contestati dall’avvocato Capici – spiega Caci – sono avvenuti nel 2018. L’esposto da lui presentato è verso ignoti. Non capisco perché faccia il mio nome, del dirigente Zanone e del sindaco Domenico Messinese. Sembra quasi volere suggerire alla magistratura chi dovere indagare”.

Il consigliere del Popolo della famiglia preferisce fare chiarezza anche sul servizio di trasporto destinato ai disabili, finito al centro di un’inchiesta giudiziaria.
“Vengo accusata in maniera diffamante – incalza Valeria Caci – su servizi a disabili che prevedono il trasporto pubblico dell’Ast, quello speciale a domicilio e un terzo, verso i centri di cura accreditati. Vengo accusata di avere sospeso un servizio pubblico che avevo garantito senza sosta a 18 disabili che ne avevano diritto. Accusarmi di avere previsto una compartecipazione, quando ho solamente applicato la delibera del febbraio 2017, mi sembra errato nei miei riguardi”.
Il presidente della commissione consiliare Servizi sociali, Valeria Caci, in una conferenza stampa indetta da Renato Messina, dirigente nazionale Pdf, assicura di avere dato mandato ai propri avvocati per valutare la possibilità di adire alle vie legali contro Paolo Capici, autore, a suo dire, di accuse infamanti. Alla conferenza erano presenti anche Salvino Legname, Manuele Zappulla (coordinatore cittadino Pdf) e Rita Scicolone che era stata nominata segretaria del sindaco da Domenico Messinese.

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