“Basta morti e viaggi della salute”, cittadini in piazza per bonifiche: “Ora comitato nazionale”

 
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La prima manifestazione si è tenuta lo scorso settembre

Gela. Si è visto anche qualche esponente istituzionale, in piazza Umberto I, dove è stato organizzato un flash mob, così come si è verificato in altri comuni, rientranti tra i Siti di interesse nazionale. I cittadini che vivono nei territori colpiti dagli effetti dell’industrializzazione chiedono bonifiche e tutela della salute. In piazza Umberto I, una quarantina di partecipanti, tutti rigorosamente con una maglietta bianca, ha rivendicato la necessità che anche la politica inizi a muoversi. “Ormai, non ci fidiamo molto né della politica nazionale né di quella regionale – spiega Orazio Mili che ha organizzato la manifestazione – non ci interessava il numero di partecipanti ma solo far capire a tutti che è il primo passo. Stiamo cercando di organizzare un comitato nazionale, che ricomprenda tutti i comuni Sin, con rappresentanti regionali. Vogliamo partecipare ai tavoli istituzionali e avere voce in capitolo. E’ positivo che la gente inizi ad essere sensibile al tema”. Nel pomeriggio, in piazza c’erano anche gli assessori Grazia Robilatte, Nadia Gnoffo e Florinda Iudici, il deputato regionale Nuccio Di Paola e anche l’ex candidato a sindaco Simone Morgana, referente regionale della Fiab. Gli esponenti della giunta si sono presentati alla manifestazione, in qualità di semplici cittadini. L’hanno voluto precisare, ma è chiaro che anche l’amministrazione comunale dovrà fare la propria parte.

“Alle bonifiche – conclude Mili – devono accompagnarsi le strutture sanitarie. Basta viaggi della speranza per le cure. Siamo stanchi di aspettare. Per i malati, soprattutto per quelli oncologici, bisogna fare molto di più e in tempi più rapidi”. Pochi cittadini iniziano a portare il caso bonifiche sulle strade, adesso tocca alla politica sbloccare l’incomprensibile zero per cento degli ultimi rilievi effettuati sugli interventi di bonifica in molti siti Sin italiani, compreso quello locale.

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