Ospedale, polemiche sulla mobilità interna sospetta in campagna elettorale

 
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Gela. Le mobilità del personale del personale ospedaliero “Vittorio Emanuele” è finita ancora una volta sotto la lente d’ingrandimento. A nutrire sospetti sono i segretari della Cisl comparto sanità, Angelo Mancuso (segretario Rsu) e Angelo Ietro (dirigente provinciale Rsu), che parlano di “inspiegabile assegnazione temporanea di un dipendente trasferito dalla Psichiatria di via Palazzi al Centro Salute Mentale di via Madonna del Rosario, dove non è prevista la presenza di un ausiliario”.

Tra le corsie ospedaliere si parlerebbe già di influenza politica, con un tentativo malriuscito di spostare sotto elezioni un dipendente ospedaliero.

“Chiediamo al manager l’attivazione delle procedure idonee al soddisfacimento dei bisogni degli utenti – proseguono Mancuso e Ietro – con il ripristino dell’efficienza e benessere organizzativo del servizio Psichiatrico di diagnosi e cura del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele”.

In verità, la direzione dell’ospedale è intervenuta immediatamente ritrattando il trasferimento del dipendente che ieri mattina è tornato a lavorare in ospedale, lasciando il Csm del Distretto sanitario.

A fare scattare l’intervento dei rappresentanti della Cisl la situazione di emergenza, in termini di carenza di personale, che accusa il reparto di psichiatria diretto da Franco Lauria.

“L’ausiliario socio sanitario in forza alla psichiatria era stato impropriamente assegnato al Csm – sostengono gli esponenti della Cisl – altro servizio territoriale.

La disposizione ha scatenato accese proteste del personale infermieristico che lamentano difficoltà a soddisfare le principali attività domestico alberghiere della Psichiatria. Grazie al nostro intervento, la direzione Sanitaria dell’Asp ha chiesto la revoca della disposizione di mobilità”.

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