A Manfria è lotta ai ratti, residenti esausti: i cumuli di rifiuti rafforzano l’ingombrante presenza

 
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Gela. La situazione igienica delle zone balneari di Manfria e Roccazzelle rischia di diventare sempre più “incandescente”. Tanti residenti convivono con i ratti. Le segnalazioni arrivano da decine di residenti. A farla da padrone non sono solo i rifiuti, conferiti ad ogni ora della giornata, ma tutto ciò che ne scaturisce, ad iniziare dalla presenza, massiccia, di ratti e cani randagi. Non un bel vedere, almeno per aree che, sulla carta, si candiderebbero ad ospitare turisti. Nelle ultime ore, alcune famiglie a Manfria hanno dovuto lottare contro i ratti che, senza troppi freni, invadono le abitazioni estive e non solo. Una decina solo nei pressi di alcune abitazioni. Così, i proprietari hanno dovuto adottare il più classico dei fai da te estivi, ovvero hanno provveduto ad eliminarli (come riportato nella foto che pubblichiamo). Lamentano la totale assenza di attività di disinfestazione e derattizzazione. Neanche le strade verrebbero sottoposte alle necessarie manutenzioni. “L’unica cosa che ci chiedono – spiegano alcuni dei residenti – è il pagamento dei tributi per servizi, peraltro, che neanche riceviamo”. Dopo la chiusura della discarica Timpazzo e il “trasloco” forzato verso il sito di conferimento di Lentini, i turni di raccolta dei rifiuti faticano ad ingranare e, di certo, neanche le abitudini di tanti cittadini, convinti che rispettare le fasce di conferimento sia quasi un vezzo per pochi, aiutano a riparare la voragine.  

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