Arriva il vertice d’estate, giovedì a Roma sul caso Eni: a che punto è il protocollo di due anni fa?

 
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Gela. Saltato lo scorso mese, si terrà invece tra quarantotto ore. E’ arrivata la convocazione per l’ennesimo vertice al Ministero dello sviluppo economico. Il protocollo di due anni fa. Al centro del tavolo di confronto, c’è il protocollo d’intesa sugli investimenti Eni del novembre di due anni fa. L’atto, in sostanza, che ha sancito l’avvio della fase di riconversione della raffineria di contrada Piana del Signore, aprendo allo stesso tempo una ferita occupazionale che, a due anni di distanza, fatica a rimarginarsi, soprattutto per decine di operai dell’indotto finiti fuori dal ciclo produttivo della fabbrica. Giovedì, quindi, allo stesso tavolo, si troveranno nuovamente i funzionari del ministero, l’amministrazione comunale, i vertici di Eni, la Regione e, ovviamente, le delegazioni sindacali. Tutti a Roma per cercare di fare il punto della situazione intorno allo stato degli investimenti previsti dalla multinazionale del cane a sei zampe. Stando ai manager Eni, il cronoprogramma fissato nel protocollo d’intesa continuerebbe ad essere rispettato, anche sul fronte del progetto della piattaforma Prezioso K. Non sembrano pensarla allo stesso modo i tanti operai dell’indotto rimasti fuori dai cancelli della raffineria, in molti casi senza più alcuna copertura previdenziale. Dovrebbe essere anche l’occasione per comprendere meglio se lo stato delle autorizzazioni, ministeriali e regionali, stia rispondendo alle richieste dell’azienda. La convocazione ufficiale, tra gli altri, è già stata notificata all’amministrazione comunale e alle rappresentanze sindacali del settore chimico. 

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