“Agenda Urbana”, nomina nel gruppo di lavoro: scelta legale per seguire iter progetti

 
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Il dirigente Collura

Gela. In attesa dello sblocco definitivo dei finanziamenti da parte della Regione, a Palazzo di Città prosegue l’attività del pool che sta coordinando il programma di “Agenda Urbana”. Da tempo, il dirigente Antonino Collura, che è a capo dell’Autorità Urbana, e l’assessore Terenziano Di Stefano, hanno scelto di puntare su professionisti e tecnici esterni, con affidamenti diretti, anche per ridurre i tempi e accelerare l’istruttoria dei progetti e degli avvisi, fondamentali per mettersi alle spalle qualsiasi rischio di tagli da parte della Regione. Negli ultimi giorni, è stata ufficializzata la nomina dell’avvocato Evita Lorefice, che da alcune settimane ha avviato l’attività nel gruppo di lavoro a supporto della struttura di “Agenda Urbana”. Anche in questo caso, la nomina è arrivata dopo la trattativa sulla piattaforma Mepa. Il dirigente Collura, nel provvedimento fa riferimento ad “un servizio di assistenza tecnica” che viene garantito dal legale, incaricato di seguire gli iter di diverse azioni e progetti, rientranti nella complessa macchina organizzativa di “Agenda Urbana”, che muove finanziamenti per non meno di venti milioni di euro. “E’ stata individuata in relazione alla sua professionalità e affidabilità”, si legge ancora. La nomina di Lorefice, che tre anni fa venne scelta come componente del Nucleo controllo gestione del municipio, si aggiunge a quella dell’ingegnere Stefano Sammartino, che risale invece allo scorso luglio.

Il gruppo di professionisti di “Agenda Urbana” ha già inoltrato agli uffici regionali gran parte delle carte che consentono di sbloccare i finanziamenti per progetti che toccano non solo la futura configurazione urbana della città ma anche i servizi ai cittadini e l’efficienza della pubblica amministrazione. La giunta, pure da un punto di vista strettamente politico, punta parecchio sui finanziamenti di questo programma. I componenti del gruppo di lavoro rimarranno in carica per un periodo di almeno dodici mesi. I fondi a copertura erano già previsti in un’apposita voce di spesa.

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