La piantagione di marijuana in casa, Cannizzo al gip: “Era ammuffita la stavo gettando via”

 
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Gela. Della marijuana, ritrovata dai poliziotti del commissariato, stava per disfarsene. La muffa l’aveva danneggiata quasi del tutto. Il ventisettenne Vincenzo Giuseppe Cannizzo l’ha spiegato, in carcere, al giudice delle indagini preliminari Tiziana Landoni, che l’ha sentito nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Solo una parte di quanto già maturato era ancora in buono stato. A Cannizzo, i poliziotti hanno sequestrato oltre tre chili e mezzo di marijuana, ma anche qualche grammo di cocaina e hashish. La marijuana Cannizzo aveva deciso di produrla, direttamente in casa, mettendo su una sorta di piantagione domestica. Sono stati trovati vasi, fertilizzanti e lampade. Tutto l’occorrente per coltivare le piante.

Il giovane, difeso dall’avvocato Carmelo Terranova, rimane in carcere. Il gip, infatti, ha accolto le richieste formulate dai pm della procura, nonostante la difesa si sia opposta, chiedendo una misura diversa dalla detenzione in carcere. Nel corso dell’interrogatorio, tenutosi nel carcere di Balate, Cannizzo ha anche spiegato che la cocaina e l’hashish trovati dai poliziotti erano solo per uso personale.

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