Alfaniani e Dem nuovi “sponsor” della giunta? Farruggia, “l’accordo con Ap favorisce gli imprenditori interessati ai lavori di Eni”

 
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Il consigliere M5s Virginia Farruggia

Gela. I progetti, i milioni di euro che dovrebbero

piovere sulla città, la possibile apertura politica di un sindaco in cerca di identità.

“Giunta blindata dagli alfaniani e dai dem”. Questa sembra essere una fase cruciale per la giunta Messinese che ha evitato lo spauracchio della sfiducia. Così, il primo cittadino cerca di darsi da fare, fino addirittura al one man show di ieri sera al teatro “Eschilo”, dove ha illustrato quanto fatto dalla sua giunta. Un passo, però, che non ha per nulla convinto i suoi ex compagni di viaggio, i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle. “A noi, le aperture del sindaco non interessano per nulla, non so a chi si stia rivolgendo – dice Virginia Farruggia – penso, comunque, che le idee le abbia ben chiare. L’operazione di inserire un loro candidato all’Ars nella lista di Alternativa Popolare e la decisione del presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia che ha scelto, d’imperio, di non convocare la seduta per discutere la sfiducia, sono tutti elementi piuttosto chiari. Il sindaco e la sua giunta hanno deciso di seguire le strategie del vice Simone Siciliano, che ha virato verso i vertici nazionali vicini ad Angelino Alfano, a cominciare dal sottosegretario Simona Vicari. Il presidente Ascia, poi, probabilmente su indicazione del Pd, ha blindato definitivamente questa giunta”.

La lunga ombra di Eni. Per il consigliere Farruggia, lo “sposalizio” tra la giunta Messinese e gli alfaniani di Alternativa Popolare ha solo un obiettivo, “favorire – scrive anche sulla sua personale pagina facebook – gli interessi di una parte degli imprenditori del territorio gelese, in vista degli investimenti grazie alle compensazioni Eni. Anche quelli di Alternativa Popolare, proprio come molte altre forze politiche, useranno questa competizione per pesarsi politicamente così da avere maggiore potere contrattuale alle prossime elezioni. Non mi stupirei se ci ritrovassimo il vicesindaco candidato alle prossime politiche, in un listino bloccato, grazie a questa fantastica legge elettorale, il Rosatellum, che esclude di fatto la volontà degli elettori”. Insomma, tanti incastri e l’ombra lunga di Eni.

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