Alla Regione tempi lunghi per il piano del demanio marittimo, “fare in fretta per rilanciare l’economia”

 
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Gela. E’ considerato uno strumento normativo fondamentale per dare una regolamentazione certa alla gestione delle attività realizzate lungo la fascia demaniale, a ridosso della costa locale. Il piano d’utilizzo del demanio marittimo, approvato lo scorso giugno dall’ex giunta Messinese, è però ancora al centro di un lungo iter tra gli uffici della Regione. Su una scala burocratica che ricomprende un totale di dodici passaggi, il piano del Comune di Gela è attualmente fermo al secondo. Di conseguenza, il rischio è di andare incontro a tempi molto lunghi prima di ottenerne l’approvazione definitiva. Per questa ragione, è l’ex consigliere comunale Vincenzo Cirignotta a chiedere che il commissario straordinario Rosario Arena faccia da tramite con gli uffici regionali per ottenere un’accelerazione delle procedure. “L’adozione del piano è dettata dalla necessità di regolamentare l’uso del suolo demaniale – dice Cirignotta – con la possibilità di meglio disciplinare le attività imprenditoriali del settore turistico-balneare, capaci di lanciare uno sviluppo economico ed occupazionale per il territorio, coerente con la nuova programmazione territoriale. Attraverso un uso appropriato della nostra costa si può incentivare l’economia proprio con il turismo e in un periodo di forte disagio economico la gestione della spiaggia offre non poche opportunità di lavoro, senza trascurare il fatto che la chiusura della Raffineria ha determinato un miglioramento della qualità delle acque del mare”. Ci sarebbero quindi le condizioni per far maturare una fetta di economia locale, proprio collegata alle aree demaniali della costa. Ma le procedure rischiano di essere fin troppo lunghe.

“Attualmente l’iter del piano, che conta circa dodici passaggi burocratici per arrivare all’approvazione definitiva da parte dell’Assessorato regionale territorio e ambiente, è nella seconda fase – dice ancora – quella della prevalutazione di conformità alle linee guida da parte dell’Uta. Considerato che le procedure sono complesse oltre che lunghe, invito il commissario straordinario a dare un forte impulso al procedimento di approvazione. Il piano è uno strumento strategico per il corretto utilizzo dell’arenile e lo sviluppo turistico-balneare della nostra città”. Un invito che arriva mentre la Regione ha deciso di riaffidare nuove concessioni su strutture che un tempo sono state fiore all’occhiello del turismo locale, tutte realizzate e poi abbandonate proprio lungo la costa cittadina.

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