Altro che Utin e Breast unit, anche il Nursind contesta Iacono: il piano è utopistico

 
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Gela. “La delibera di approvazione della dotazione organica è l’azzeramento del diritto alla salute”.

Il management dell’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta incassa anche dalla segreteria territoriale NurSind una nuova aspra critica legata alle 77 pagine che sintetizzano la pianificazione di intervento da effettuare nel prossimo triennio alla sanità nissena.

Un duro colpo per il direttore generale, Carmelo Iacono, che appena 24 ore fa era stato invita a rassegnare le proprie dimissioni dal sindaco Domenico Messinese e dal neo primo cittadino di Niscemi, Massimiliano Conti. A criticare il suo operato sono adesso una frangia di dipendenti del comparto sanità. “Se non ci sono i soldi, perché si presenta un piano economicamente irrealizzabile? – accusa la segreteria Nursind – Quelle 77 pagine sono un ‘progettino’ di mero calcolo computistico dove, tra le voci ‘profitti’ e ‘perdite’, manca quella essenziale: la salute. Le grandi opere annunciate rischiano di tradursi nell’azzeramento degli ospedali minori, quali Mussomeli, Mazzarino e Niscemi”.

L’accusa sulla mancanza di fondi è plateale, tanto da spingere la segreteria del NurSind a parlare di “piano utopistico” evidenziando un disavanzo di 30 milioni di euro. “L’unico dato certo – accusa il NurSind – è la programmazione per il 2017 che dovrà fare i conti con i soldi che la Regione ha stanziato per il  2017 di 138 mila euro”. Altro che rilancio degli ospedali nisseni, “appare quanto mai utopistico lo sviluppo del piano per l’anno 2018 – conclude la segreteria NurSind – e la creazione delle unità di Utin e Breast unit, salvo non specificarne affatto il luogo fisico dove ciò avverrà contestualmente a tante altre belle idee che hanno l’unico handicap di costare 168 milioni di euro con un disavanzo di oltre 30 milioni di euro”.

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