Appalto rifiuti, Greco per la gara pluriennale: opposizione apre e ora tocca alla Srr

 
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Gela. Tra il sindaco Lucio Greco e l’assise civica sembra esserci un punto di intesa, almeno sulla questione dell’appalto per il servizio rifiuti. L’avvocato ha voluto incontrare i capigruppo consiliari e il presidente Salvatore Sammito, in vista dell’assemblea della Srr4, che giovedì dovrebbe rilasciare una decisione sulla scelta da effettuare. Da quasi due anni, si cerca di affidare il servizio, ancora in proroga a Tekra in tutti i Comuni della Srr, ad eccezione di Piazza Armerina. Negli ultimi mesi, è maturata la possibilità di un affidamento in house, attraverso la controllata “Impianti Srr”. Una strada battuta dal presidente Filippo Balbo, assistito dai pareri dei consulenti della società. Greco, però, anche nel confronto con i consiglieri, ha spiegato quali sono le perplessità principali. Una nota firmata dal nuovo segretario generale Giuseppe Torre mette in discussione la legittimità di una scelta in house, senza le necessarie garanzie normative. Secondo Torre, servono ancora molti altri approfondimenti. Anche il personale da utilizzare dovrebbe essere a carico dei singoli Comuni, incidendo sui bilanci e sugli spazi nell’organigramma, con oneri difficilmente preventivabili. Punti interrogativi che il segretario generale e Greco hanno già fatto rilevare nel corso dell’ultima assemblea della Srr4, che ha poi deciso di rinviare prima di assumere una decisione. Greco è certo che un affidamento in house, con un servizio pubblico, ridurrebbe i costi, ma le incognite per il Comune sono un rischio che potrebbe far scattare anche responsabilità contabili. Così, anche giovedì il sindaco spingerà per arrivare alla gara pluriennale, quella da sette anni che pare essere arrivata a fine procedura. A monitorare l’iter è il dirigente del settore ambiente Grazia Cosentino. Se dovessero servire ancora altri mesi, allora si potrebbe coprire il periodo transitorio con una procedura “ponte”. Soluzioni che hanno convinto anche esponenti di opposizione, che da tempo seguono la vicenda.

La grillina Virginia Farruggia, che negli ultimi giorni ha contestato la gestione complessiva del sistema locale dei rifiuti, sostiene la soluzione in house. Ha però spiegato che la questione del personale non può essere trascurata, potendo pesare sugli equilibri del Comune. “A questo punto – spiega – ho anche chiesto di verificare che tipo di inquadramento dovranno avere quegli operatori che intanto sono stati assunti nella società in house. Sono aspetti da verificare con molta attenzione”. Il consigliere grillino ha ricevuto i primi atti richiesti agli uffici. Il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra ha spiegato chiaramente che l’amministrazione deve sostenere la soluzione della gara da sette anni. “Non dimentichiamo che l’amministrazione comunale dell’ex sindaco Domenico Messinese – spiega – è stata sfiduciata proprio per questa ragione. Il servizio rifiuti va affidato con evidenza pubblica e con una gara pluriennale. Se nel frattempo sarà necessaria una procedura “ponte”, si faccia nella massima garanzia. Noi continuiamo a monitorare con molta attenzione e il servizio nel Comune di Gela ha sicuramente condizioni molto diverse rispetto a quello da effettuare nei centri di dimensioni ridotte”. Soluzioni, quelle degli esponenti di opposizione, che vanno sostanzialmente a riprendere le ragioni espresse da Greco, che anche giovedì chiederà che si proceda con la gara, davanti ai tanti dubbi che ancora pesano sulla soluzione in house. L’ultima parola tocca all’assemblea della Srr, anche se la scelta del Comune di Gela peserà parecchio sulla determinazione finale.

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