“Argo-Cassiopea”, dal progetto limitazioni alla pesca: Ministero, “ottemperare a compensazioni”

 
0

Gela. I lavori, sia nell’area in mare che nei quadranti a terra, sono in corso da qualche mese. Ai cantieri di “Argo-Cassiopea”, il progetto di Enimed per l’estrazione del gas lungo le coste locali, si guarda con molta attenzione ormai da diverso tempo. Negli ultimi giorni, si è riaperto il fronte del riconoscimento delle royalties estrattive in favore dei Comuni toccati dal progetto, Gela in primis ma anche Licata e Butera. Il primo tentativo attraverso un emendamento al collegato bis discusso all’Ars non ha avuto esito. Le tre amministrazioni comunali spingono adesso affinché il governo regionale assuma un’iniziativa decisa, modificando la norma che taglia fuori i Comuni dal riparto delle royalties. Poco prima, Eni e la Regione sono invece pervenuti ad un’intesa che apre al riconoscimento di compensazioni per le marinerie che risentono delle limitazioni dovute ai lavori in corso. L’annuncio dell’accordo è stato diramato proprio dal governo regionale. E’ un punto, quello delle compensazioni per le attività di pesca, che anche il Ministero dell’ambiente ha appena sottolineato con un provvedimento, rilasciato dalla direzione generale valutazioni ambientali. In base al parere emesso dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas, per il tramite della sottocommissione Via, allo stato non è stata “ottemperata” la prescrizione legata “alla valutazione degli impatti per le attività di pesca e alla previsione di adeguate forme di compensazione”. Enimed, che coordina l’intero investimento sul gas, dovrà integrare con ulteriore documentazione su vari aspetti.

“La documentazione appare incompleta e non aggiornata”, “mancano dati di campo relativi all’area di interesse dell’opera essendo solo riportati dati di letteratura generici e non necessariamente riferibili all’area specifica del progetto”, “mancano informazioni sufficienti circa le marinerie e tipologie di pesca che effettivamente operano o potrebbero operare nell’area dell’opera e che sarebbero danneggiate economicamente dalle attività estrattive”, “appare necessaria una revisione e un aggiornamento con validazione dei contenuti da parte di biologo della pesca esperto”, “la valutazione economica si basa su assunzioni non motivate e soggettive, non sostanziate da un’adeguata metodologia e contabilità ambientale. Peraltro, nella letteratura citata non viene fatto alcun riferimento al modello di valutazione economica delle perdite di pesca”, “la valutazione economica fa riferimento alla sola durata dei lavori e non all’intera gestione del progetto che è attesa avere effetto per le aree di buffer all’intorno dell’opera nelle quali non sarà possibile pescare oltre alle aree di sicurezza della sealine dove non sarà possibile effettuare la pesca a strascico”, “esistono ancora elementi non chiari rispetto alle modalità di erogazione delle compensazioni che saranno rivalutate a seguito di necessario aggiornamento e di una durata dei lavori maggiore di quella prevista”, sono tutte conclusioni rilasciate dalla Commissione tecnica ministeriale. Ad Enimed viene chiesto di “tramettere documentazione atta a riscontrare quanto evidenziato nel citato parere”. In questo modo, sarà possibile vagliare l’eventuale ottemperanza della prescrizione imposta. Per “Argo-Cassiopea”, tassello importante per le forniture nazionali di gas, il decreto di compatibilità ambientale avrà efficacia fino al maggoi del 2027. Il tavolo in Comune, proprio sulle prescrizioni imposte alla multinazionale nelle autorizzazioni rilasciate da Palazzo di Città, fino ad oggi non è mai stato convocato. L’azienda ha sempre fatto sapere di voler adempiere.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here