“Argo-Cassiopea”, respinto emendamento per le royalties ai Comuni: “Schifani ci ha illusi”

 
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Gela. La città esclusa da ristori finanziari per il progetto sul gas “Argo-Cassiopea”. Il parlamentare Ars M5s Angelo Cambiano aveva presentato un emendamento al collegato alla legge finanziaria ma è stato bocciato. Secondo l’esponente grillino è il de profundis su ogni velleità di ottenere royalties estrattive dal vasto investimento di Enimed. “Nel collegato alla finanziaria varato mercoledì dall’Ars non ha trovato spazio un mio emendamento che destinava parte delle royalties, provenienti dalle estrazioni di gas a mare, ai Comuni costieri sui quali ricadono gli effetti negativi di queste operazioni. È stata persa un’occasione importante per dare risposte concrete ai territori siciliani. Evidentemente questo esecutivo è più interessato alle norme spot, prive di una visione di insieme piuttosto che ai reali benefici per Sicilia”, spiega il parlamentare. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, solo pochi giorni fa, era ritornato sul tema spingendo affinché si possa porre la questione davanti alle istituzioni regionali e nazionali. Per le casse del Comune, quelle delle royalties estrattive o di eventuali compensazioni sarebbero somme essenziali. “Se si pensa – dice Cambiano – che per il progetto estrattivo “Argo-Cassiopea” è prevista l’estrazione di 10 miliardi di metri cubi di gas, è facile intuire che ai Comuni interessati sarebbero andate cifre notevoli, valutabili nell’ordine di 15, 16 milioni di euro l’anno. L’attuale assetto normativo, invece, prevede che il gettito derivante dall’applicazione dell’aliquota sulla produzione di idrocarburi gassosi sia ripartita fra lo Stato e la Regione adiacente al giacimento, senza lasciare spazio per ristori ai Comuni interessati dalle operazioni estrattive, lacuna che il mio emendamento prevedeva di colmare”.

Del tema aveva riferito, lo scorso anno, anche il presidente della Regione Renato Schifani, che in campagna elettorale prese l’impegno di approfondire la vicenda, su richiesta dell’amministrazione comunale. “Eppure – sostiene il deputato cinquestelle – il presidente Schifani ci aveva illuso. All’atto del proprio insediamento, infatti, citando il progetto “Argo-Cassiopea” aveva assicurato di voler tributare la giusta attenzione alle esigenze delle marinerie siciliane coinvolte, loro malgrado, nel progetto estrattivo, così come agli interessi della nostra Regione. Io avevo subito suggerito di ripensare al meccanismo delle royalties che i colossi energetici devono per legge riconoscere allo Stato centrale e alle Regioni quando operano interventi di questo tipo, proponendo che una parte di esse venisse riconosciuta, in chiave compensativa, ai territori interessati alle operazioni estrattive. Cosa che ho messo nero su bianco nel mio emendamento”. Lo stesso parlamentare Ars Nuccio Di Paola, più volte, ha toccato questo taso ma da Palermo sembrano venire indicazioni tutt’altro che favorevoli.

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