Assegni civici alle famiglie in difficoltà, cade il numero legale: Di Dio, “parte del Pd è responsabile”

 
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Gela. “Non capisco perché esponenti del Partito Democratico come Vincenzo Cirignotta e Romina Morselli abbiano scelto di far cadere il numero legale solo per ripicche politiche”.

Niente numero legale. Il capogruppo di Reset 4.0 Luigi Di Dio non usa mezzi termini nell’addebitare ai due esponenti democratici il peso di aver fatto mancare il numero legale nel corso della discussione sulla mozione finalizzata ad estendere la platea dei beneficiari dell’assegno civico, in favore delle famiglie in difficoltà. “La mozione è stata presentata da me e dalla collega Francesca Caruso – dice ancora Di Dio – nel tentativo di capire se ci fossero spazi per assicurare l’assegno civico a più famiglie rispetto a quelle attuali. Abbiamo chiesto di verificare se sia possibile attuare anche sistemi di agevolazione sulle tariffe idriche per i nuclei familiari con redditi minimi. I democratici, invece, hanno voluto farmi pagare politicamente il fatto che io attacchi spesso il loro partito che, secondo me, soprattutto nella precedente esperienza amministrativa, non è affatto riuscito a garantire risultati positivi per la città”. Alla fine, infatti, nonostante le apertura dell’assessore Licia Abela, non è stato possibile approvare la mozione. “Noi, comunque – continua Di Dio – siamo già pronti a ripresentarla”.

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