“Attacchi da chi voleva affossare la città”, Giudice: “Non stiamo con chi non rispetta patti”

 
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Il segretario di "Una Buona Idea" Giovanni Giudice

Gela. La morale politica non se la fanno fare da “chi ha cercato di affossare la nostra città o da chi, fino a poco tempo fa, sedeva tra i banchi della giunta ricoprendo incarichi importanti”. Il segretario di “Una Buona Idea”, Giovanni Giudice, pur senza chiamarli in causa direttamente, si rivolge agli esponenti di centrodestra che dopo il voto sull’Unione dei Comuni hanno messo in dubbio la linearità delle scelte dei civici. Il meloniano Salvatore Scerra si è riferito all’ex assessore Terenziano Di Stefano definendolo “vicesindaco ombra”. Per il centrodestra della sfiducia, i civici non avrebbero mai reciso del tutto il legame politico con l’attuale amministrazione. “La posizione dell’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano è stata sempre chiara e corretta, sia quando faceva parte della giunta sia quando ha deciso, insieme ai consiglieri e al gruppo di “Una Buona Idea”, di interrompere l’esperienza  amministrativa – spiega Giudice – certamente, a chi si è distinto per prendere iniziative dannose e irresponsabili, può sembrare strano che esistano forze politiche impegnate a lavorare per il bene della città. Ieri, nella votazione per i tre consiglieri dell’Unione dei Comuni non è stata scritta una bella pagina politica. Non è stata rispettata l’intesa già raggiunta ma è stata anche impedita l’elezione di un consigliere come l’avvocato Marina Greco, l’unica tra i nomi proposti a poter vantare l’effettiva appartenenza alla maggioranza. Questo è il principio che ha difeso il vicesindaco ombra Di Stefano. Con il suo intervento ha inteso fare chiarezza e tracciare un percorso nel quale devono prevalere serietà e lealtà nei comportamenti”. I civici sono ben consci però che qualcosa non ha per nulla funzionato nel patto che era stato sancito prima della prova d’aula. Di Stefano ha subito preso le distanze dai consiglieri progressisti, che hanno votato insieme al centrodestra. “Lezioni non ne accettiamo – precisa inoltre il segretario – soprattutto da chi sa solo giocare a tradire patti e accordi”. Il richiamo ai tre consiglieri di “Unità progressista” è piuttosto evidente.

Il segretario civico va all’affondo ulteriore. “Una Buona Idea e l’ex assessore Terenziano Di Stefano non hanno ancora perso il senso del pudore. Forse è questa la caratteristica che ci distingue dagli altri e ci rende bersagli da attaccare. Possono  stare tranquilli – conclude – non molleremo e non cambieremo una virgola della nostra condotta”.

1 commento

  1. Come al solito giocate sottobanco e con due mazzi di carte.
    La gente l’ha capito oramai siete in un un vicolo cieco

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