Attentato contro commerciante: Lisi, “Vigliacchi che agiscono per fare male!”

 
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Gela. E’ rimasto molto scosso dall’incendio che, nella notte di venerdì, ha gravemente danneggiato la sua Fiat Multipla parcheggiata in via Procida, nella zona di Sant’Ippolito, a pochi passi dall’abitazione di famiglia. Antonio Lisi, titolare di uno storico stucchificio in via Venezia, però, non ci sta.

“Purtroppo – spiega – si è trattato di un gesto portato a compimento da codardi. Fortunatamente, i vicini di casa mi hanno avvisato e sono riuscito a spegnere in tempo le fiamme. Avevo, solo qualche ora prima, fatto il pieno alla vettura. Se l’incendio si fosse esteso, avremmo rischiato l’esplosione”.
Lisi, però, non riesce ancora a dare una chiara interpretazione ai fatti. Solo la scorsa settimana, sulle pagine del nostro giornale, aveva descritto la sua delusione davanti ad una giustizia che l’avrebbe abbandonato. Il commerciante fu autore di una serie di denunce ai danni di esponenti delle cosche locali che gli avrebbero imposto il pagamento di denaro.
Nelle ultime settimane, però, ha maturato la convinzione di non accusarli davanti ai giudici di Caltanissetta che, a fine mese, li dovranno processare.
“Ho subito diverse batoste – continua – compresa quella relativa alle denunce da me presentate per alcune firme, a parere dei periti di parte palesemente dubbie, che mi avrebbero potuto far perdere i miei beni. Tutti gli esposti sono stati archiviati”. Il titolare dello stucchificio, però, davanti all’attentato subito, ha deciso di cambiare rotta.
“A questo punto – dice – farò nomi e cognomi. Non ho ancora certezze ma quest’incendio potrebbe essere legato alle denunce contro gli estorsori. Alcuni di loro sono attualmente a piede libero”.

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