Gela. La lunga attesa per i lavori al porto rifugio va avanti da anni. Nell’ultimo periodo, forse, il capitolo più importante, con l’intesa tra amministrazione comunale, Autorità di sistema ed Eni, poi suggellato dall’apprezzamento del governo regionale. Quando potranno partire le attività vere e proprie non è ancora chiaro. E’ possibile che si tengano nuovi incontri tra le parti, in attesa della progettazione e dell’esecuzione degli interventi. La commissione consiliare urbanistica, presieduta dal consigliere FdI Vincenzo Casciana, già da tempo segue la vicenda e lo stesso Casciana ha avuto incontri precedenti con l’assessore regionale alle infrastrutture Alessandro Aricò e con il presidente dell’Autorità Pasqualino Monti. Proprio con l’esponente del governo Schifani si riprenderà il discorso. E’ fissata una riunione della commissione, a Palermo. “Vogliamo capire se ci siano i presupposti per l’inserimento delle nostre strutture portuali nel sistema degli Interporti, che in questo periodo è fortemente cresciuto. Avremo un’audizione in presenza dell’assessore Aricò e dell’amministratore di Interporti Sicilia Brigida Alaimo. L’eventuale inserimento in questo contesto potrebbe assicurare ulteriori finanziamenti ed incentivare gli investimenti”. La commissione si prepara ad un confronto con un altro assessore del governo Schifani, Elena Pagana. L’esponente FdI, la scorsa settimana, è stata in città per un’iniziativa organizzata dal partito locale. “Con l’assessore Pagana – continua Casciana – la commissione farà il punto della situazione sul Pudm. Il piano di utilizzo del demanio marittimo, infatti, è fondamentale per dare nuove opportunità a chi vuole investire lungo il nostro litorale. Ci sono non meno di cinquanta attività. Purtroppo, l’incapacità di questa amministrazione ha portato al commissariamento sul Pudm, nonostante fosse necessario solo un aggiornamento della Vas. Sarebbe servito un incarico da poco meno di seimila euro per il professionista. Invece, i soldi ci sono solo per le feste”. Casciana sfrutta l’opportunità concessa dai due assessori regionali di Fratelli d’Italia proprio per fare in modo che la commissione possa avere un raffronto concreto su questi temi.
“Purtroppo, altro elemento di incapacità amministrativa è comprovato dal fatto che il sindaco non ritene prioritaria la nomina di un assessore all’urbanistica – conclude il presidente della commissione – di fatto, non abbiamo un contraltare politico. Avevamo iniziato a lavorare con l’ex assessore Marchisciana che si è poi dimesso. Da allora, non abbiamo più avuto un dialogo con un esponente dell’amministrazione. Sulla carta, la delega è del sindaco che neanche si presenta alle riunioni. Un settore come l’urbanistica è fin troppo importante per rimanere senza una guida politica”.
