Baby pusher spacciavano in città, chiesti più di dodici anni per due giovani

 
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Gela. I giudici del tribunale dei minori di Caltanissetta, prima di emettere il verdetto, vogliono nuovamente valutare il contenuto di alcune intercettazioni, che entrarono a far parte dell’inchiesta antidroga “Bombola d’oro”. La decisione nei confronti di due giovani, minori all’epoca dei fatti, verrà emessa probabilmente a settembre. Intanto, i pm della procura minorile nissena hanno chiesto pesanti condanne. Sette anni e un mese di reclusione per uno degli imputati e cinque anni e quattro mesi per l’altro. Sono ritenuti pusher a disposizione del gruppo, scoperto dai carabinieri del reparto territoriale. Per gli stessi fatti, sono già stati giudicati diversi presunti complici, già maggiorenni quando venne messo a segno il blitz in città.

I difensori, gli avvocati Carmelo Tuccio e Angelo Licata, nelle loro conclusioni hanno respinto le dure richieste di condanna, mettendo in dubbio il presunto ruolo degli imputati. Per i legali, infatti, non avrebbero fatto parte di alcuna organizzazione, eventualmente limitandosi a singoli episodi di spaccio.

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