Caso Eni, il consiglio comunale in diretta: “allarme generale per tutta la nostra città”

 
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Gela. Ore 11:30 Inizia il consiglio comunale su Eni, sindaci del comprensorio critici contro l’azienda

Ore 11:35 Fasulo, “Non si può trattare con chi non rispetta gli accordi”

Ore 11:45 Giuseppe Arancio “si produca, basta scuse”. Giuseppe Federico, “atti delinquenziali”

Ore 12:00 Salvatore Gallo, “alto tradimento da parte di Eni”

Ore 12:15 Gioacchino Pellitteri, “Non tutte colpe di Crocetta”, fischi dai lavoratori presenti in aula

Ore 12:30 Giuseppe Morselli legge in aula accordo del luglio 2013, “tutto dimenticato”

Ore 12:35 Giuseppe Collura contro piani Eni

Ore 12:40 Guido Siragusa, “con le fasce tricolore ai presidi di protesta”

Ore 12:50 Terenziano Di Stefano, “dov’è il polo tecnologico dell’Eni? Presi in giro”

Ore 13:00 Gaetano Trainito, “Basta business a danno dei lavoratori”

Ore 13:05 Giacomo Gulizzi, “La dismissione era già scritta nei bilanci Eni”

Ore 13:10 Michele Pagliaro Cgil Sicilia, “si revochino concessioni estrattive. Ci abbiamo rimesso la salute ed Eni non può agire in questo modo”

Ore 13:20 Emanuele Gallo Cisl provinciale, “traditi da Eni con l’accordo del luglio 2013, ora si revochino le autorizzazioni minerarie. Hanno tradito tutti”

Ore 13:29 Salvatore Pasqualetto Uil provinciale, “Vertenza è nazionale”

Ore 13:30 Entra in aula il presidente della regione Rosario Crocetta

Ore 13:37 Franco Tilaro dell’Ugl provinciale, “La scelta dell’Eni è antimeridionalista”

Ore 13:44 Interviene il presidente Rosario Crocetta

Ore 13:46 Crocetta, “il piano di dismissione dell’Eni è un attacco al governo regionale”

Ore 13:49 Crocetta, “se ci sono perdite e quelle maggiori sono a Sannazzaro, perché chiudere il sito di Gela?”

Ore 13:50 Crocetta, “pseudo ambientalisti locali ed Eni stanno parlando la stessa lingua”

Ore 13:55 Crocetta, “sapete qual’è il progetto alternativo di Eni per Gela? I biocarburanti che occupano a malapena duecento lavoratori, compresi i contadini che forniscono le materie prime. Una vergogna!”

Ore 14:00 Crocetta, “scappano per non pagare i danni che hanno provocato a questa città!”

Ore 14:04 Crocetta, “neanche nel capitalismo dell’800 si vedevano padroni che decidono di chiudere e andarsene”

Ore 14:06 Crocetta, “ricordate tutti che i manager di Eni, negli anni passati, hanno permesso il controllo mafioso degli appalti in fabbrica. Quando c’era la mafia, si andava a regime. Adesso che è stata debellata, Eni vuole chiudere? Dobbiamo resistere”

Ore 14:10 Crocetta, “Eni ni sta musurannu un pusu. Ni stanu scrafazzannu a faccia. Dobbiamo vincere e basta!”

Ore 14:17 Il consigliere socialista Piero Lo Nigro legge un documento condiviso da tutti. Ripresa linee 1 e 2, attivazione investimento da 700 milioni di euro, tenuta occupazionale. Il consiglio comunale rimane riunito in maniera permanente. Si chiede l’intervento del consiglio dei ministri. Consiglieri e sindaco, a turno, con la fascia tricolore saranno ai presidi dei lavoratori

Ore 14:20 Il consiglio comunale approva il documento letto in aula.

 

 

 

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