Ccr rifiuti, per l’accusa ci furono irregolarità: a giudizio imprenditori Tekra e funzionari comunali

 
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Gela. Imprenditori e responsabili tecnici di Tekra, oltre ai funzionari comunali Valter Cosentino e Roberto Capizzello, dovranno presentarsi in giudizio, a gennaio del prossimo anno. Martedì, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale ha disposto il dibattimento accogliendo le conclusioni della procura. Gli imputati sono accusati di presunte irregolarità per un’area che Tekra adibì a centro comunale di raccolta. Tra le accuse mosse ai coinvolti, la frode in pubbliche forniture e la gestione non autorizzata di rifiuti. Gli accertamenti riguardarono somme che il municipio riconosce all’azienda campana per l’area, che non sarebbe mai stata adeguata ai parametri previsti. Ad oggi, manca un Ccr comunale. Anche su questo fanno leva le difese degli imputati. Da almeno due anni, la Regione ha autorizzato un finanziamento da circa un milione di euro per il nuovo Ccr che dovrebbe sorgere a Macchitella. I lavori non sono iniziati.

I difensori hanno prodotto documentazione e atti per provare la regolarità delle scelte fatte sulla gestione dell’area. Il gup ha ritenuto che la questione dovrà essere valutata in dibattimento. Mentre l’inchiesta era in corso, la Cassazione si pronunciò sul sequestro dell’area, richiesto dai pm. Il ricorso della procura non fu accolto, confermando le decisioni precedenti sia del gip che del tribunale del riesame di Caltanissetta. I giudici romani conclusero ribadendo che il sequestro si sarebbe rivelato “spropositato”. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Sinuhe Curcuraci e Flavio Sinatra, che si sono opposti al rinvio a giudizio.

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