Ciclo rifiuti, sulle mitigazioni ambientali per la presenza degli impianti chiesto parere alla Regione

 
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L'area della discarica Timpazzo

Gela. L’intera filiera del ciclo locale dei rifiuti ricade sul territorio comunale. Gli impianti infatti sono ubicati in aree della città, a servizio di tutti i Comuni della Srr4 e dell’ambito. Da tempo, l’amministrazione comunale, attraverso il sindaco Lucio Greco, insiste affinché proprio la Srr apra il capitolo delle mitigazioni ambientali. La normativa in materia prevede forme di ristoro, con stanziamenti economici di un certo peso, per compensare  la ricaduta del ciclo rifiuti. Una questione che man mano è arrivata sul tavolo del consiglio d’amministrazione della Srr4, la società che sovraindente il sistema e che opera con la controllata Impianti Srr. Di recente, proprio sulla vicenda delle mitigazioni è stato richiesto un parere alla Regione. “Ci sono state modifiche alla disciplina normativa – dice il presidente Srr Vincenzo Marino – bisogna capire soprattutto se le mitigazioni vadano destinate solo al Comune sul cui territorio sono presenti gli impianti oppure se spettino pure ai centri limitrofi”.

Negli ultimi mesi, proprio il cda della Srr4 ha dato mandato al presidente affinché vengano condotte tutte le verifiche del caso, anche attraverso un esperto in materia. La discarica Timpazzo, con il sistema Tmb e la vasca E (oltre a quelle sature A-B e C-D in capo all’Ato Cl2 in liquidazione), e il sito di Brucazzi, con il sistema di compostaggio (ancora non ripartito a regime), sono i poli principali dell’impiantistica del ciclo rifiuti e inevitabilmente hanno un impatto di tipo ambientale, in un territorio già piuttosto segnato dalla presenza industriale.

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