Civici, “opposizione voleva fine di Ghelas?”: “Poltrone? Giudice ricordi vicepresidenza”

 
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I civici Valeria Caci, Davide Sincero e Rosario Faraci

Gela. Se i problemi interni sono tornati a farsi sentire nell’alleanza del sindaco, è però rispetto agli attacchi dell’opposizione che i pro-Greco si ricompattano, almeno per quanto riguarda i civici che appoggiano l’avvocato. I consiglieri comunali di “Una Buona Idea” e “Impegno Comune” difendono l’operato del sindaco e della stessa maggioranza, sia nella vicenda Ghelas che in quella della sanità locale. I consiglieri Davide Sincero e Rosario Faraci (“Una Buona Idea”) e Valeria Caci e Giuseppe Guastella (“Impegno Comune”) anzitutto non considerano il ritiro dell’atto per il contratto di Ghelas come “una sconfitta politica”, a differenza di quanto sostenuto dal consigliere leghista Emanuele Alabiso. “Noi comprendiamo che l’opposizione, nell’esercizio delle proprie funzioni, abbia potuto usare il tema del ritiro dell’atto della Ghelas per dire qualcosa. Quel che non si comprende è come sia possibile, per il consigliere Alabiso, parlare di sconfitta politica a fronte del ritiro di un atto da parte dell’amministrazione, che presentando delle incongruenze non poteva e non doveva essere votato. È ovvio che dall’opposizione non ci aspettiamo su questo tema come per altri che si osanni l’operato dell’amministrazione o le sue scelte di rigore, come di rigore è stata la scelta compiuta di ritirare un atto – dicono i consiglieri – ci domandiamo però a questo punto come facciano una parte dell’opposizione e il consigliere Alabiso a ritenere meritevole di voto un atto che, innanzitutto non era di rilancio della Ghelas ma avrebbe comportato proprio per la società il totale fallimento. Era doveroso evitarlo anche per le sessantasette famiglie degli operatori. Il ritiro dell’atto altro non è stato che una scelta di rigore che, evidentemente, l’opposizione sperava  non compissimo e questo, francamente, ci lascia interdetti perché una cosa è fare opposizione, altra cosa è sperare nell’estinzione della Ghelas, con tutto ciò che comporta per le famiglie che grazie alla Ghelas hanno da vivere”. I civici richiamano l’approvazione della proroga, da poco firmata (come abbiamo riportato), spiegando che va a salvaguardia dell’occupazione e permetterà ulteriori approfondimenti, per superare gli errori accertati e mettere definitivamente da parte ipotesi come la liquidazione, che si era manifestata al momento dell’insediamento della giunta Greco. “La critica sull’operato dell’amministrazione e della maggioranza può essere compresa, ritenere però una sconfitta politica non aver votato un atto che per i motivi appena chiariti non poteva essere votato, la dice lunga invece sulla capacità di alcuni di provare a sovvertire la realtà. Spiacevole che politicamente si possa arrivare ad usare temi così delicati, che coinvolgono le famiglie – aggiungono – farebbe bene il consigliere Alabiso a cercare altri metodi e linguaggi più consoni”.

Da “Una Buona Idea” e “Impegno Comune” vengono allontanate anche le ombre politiche mosse dalle parole del consigliere indipendente Paola Giudice, che ritiene del tutto chiusa l’esperienza dell’alleanza “arcobaleno” e ha anche criticato i mancati interventi in settori fondamentali, come la sanità locale. “Ci spiace, allo stesso modo, rilevare che il consigliere Paola Giudice, nella sua disamina che si sofferma su eventuali poltrone e spartizioni e sul tema della sanità – dicono ancora – compia l’errore di non dire il vero. Non dice il vero sul tema della sanità nella misura in cui omette, forse volutamente, di dire che il pronto soccorso è completato e che i lavori di ampliamento della terapia intensiva sono partiti. Per cui sul tema sanità, tanto è stato fatto ma è chiaro che non lo dice. Inoltre, omette spesso alcuni passaggi politici fondamentali”. I consiglieri pro-Greco non trascurano il fatto che due anni fa, il consigliere Giudice ottenne la vicepresidenza dell’assise civica, anche grazie ai voti della maggioranza. “Sono proprio questa amministrazione e questa maggioranza arcobaleno che hanno consentito al consigliere di diventare vicepresidente. La scelta, allora, cadde proprio su una persona non appartenente alla maggioranza così da favorire l’equilibrio di vedute politiche. Se fossimo stati attaccati alle poltrone, probabilmente, il vicepresidente sarebbe stato un altro e invece quella poltrona la occupa proprio lei. Ci pare abbastanza per provare, proprio a lei – concludono – il nostro attaccamento alle spartizioni o alle poltrone”. Posizioni che dimostrano, comunque, come l’ala civica, oltre a difendere la “causa” della maggioranza e dell’amministrazione, continui a supportare il progetto del sindaco Lucio Greco, nonostante le crisi interne che non mancano mai.

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