Clamoroso al Gela, una società retrocessa in Eccellenza propone lo scambio del titolo

 
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Gela. Il 12 luglio è il termine ultimo per potersi iscrivere al campionato di serie D e questa estate non è diversa da tante altre. C’è una nuova amministrazione comunale che sta cercando di riparare il danno lasciato in eredità da altri, con soluzioni tampone che permettano quantomeno di riaprire lo stadio a squadra e tifosi. La dirigenza del Gela calcio non si fida delle promesse. E d’altronde non si può dar torto visti i fiumi di parole sprecati in questi ultimi due anni con risultati pari allo zero.

Oggi spunta invece una indiscrezione clamorosa. Una società di serie D, retrocessa quest’anno in Eccellenza, proporrà al Gela uno scambio di titolo. Una proposta non ancora formalizzata ma l’interesse è reale.

Il presidente Angelo Mendola ha affidato la gestione di qualsiasi trattativa ad un proprio collaboratore, l’ex consigliere comunale Antonio Torrenti.

Il club biancazzurro non si è ancora sbilanciato con nessuno e sta prendendo tempo. Da quando ha comunicato il proprio disimpegno e la volontà di mettere in vendita la società qualche telefonata di persone e gruppi teoricamente interessati a rilevarla c’è stato.

Da qui a mettere nero su bianco però ne passa anche perché il Gela ha una situazione finanziaria non proprio semplice. Ci sono vertenze aperte con alcuni ex calciatori che rischiano di vedere partire la squadra con alcuni punti di penalizzazione, oltre che stipendi arretrati non ancora saldati. Chi vorrà prendersi il Gela dovrà avere la capacità di gestire tutto questo, sperando che lo stadio sia realmente fruibile.

La dirigenza del Gela tra l’altro ha appoggiato la coalizione del sindaco Greco, mettendo a disposizione anche un candidato (l’avvocato Fabio Fargetta) ma la società non si fida più di promesse e parole. Oggi pomeriggio è prevista una sorta di conferenza di servizi alla presenza di assessori e dirigenti dei settori Sport e Lavori pubblici. Il Gela non vi parteciperà. Un segnale forte.

I tifosi sono sempre più sconfortati. Non ne possono più di estati roventi, copia-incolla di quelle passate, di tira e molla snervanti e stancanti. Qualcuno ha sintetizzato forse perfettamente. “E’ come un malato in agonia cui si aspetta solo di staccare la spina…”.

3 Commenti

  1. La città di GELA non può permettersi il lusso di perdere il calcio dopo tanti sacrifici
    dai vari presidenti succeduti vedi il il compianto ANGELO TUCCIO e i sacrifici dei fratelli MENDOLA e ora che la politica si dia una mossa basta con le chiacchiere

  2. Con tutti i problemi che abbiamo in città , acqua , spazzatura , lavoro , criminalità e chi più ne ha più ne metta la priorità dei politici secondo voi è lo stadio ? Un ci siti ca testa !!!

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