Colloqui tra detenuti e familiari in videoconferenza, anche Balate adotta sistema dopo restrizioni

 
0
Immagini di repertorio

Gela. Un sistema normalmente utilizzato per le videoconferenze aziendali servirà invece ad assicurare ai detenuti il diritto ai colloqui. Con le restrizioni d’emergenza imposte dai decreti anti-Covid, anche le visite dei familiari sono diventate quasi impossibili da svolgere in carcere. Il sistema predisposto dall’azienda Cisco, la piattaforma Webex, consente fino a quaranta colloqui al giorno. La nuova modalità è stata avviata nel carcere milanese di Bollate, ma toccherà altri istituti di pena, tra i principali della penisola. Da San Vittore a Regina Coeli e fino alla casa circondariale di Aosta, sono solo alcune delle strutture che hanno aderito. I colloqui in videoconferenza saranno possibili anche a Balate. Il carcere locale rientra tra quelli coperti dal sistema e faciliterà l’approccio tra detenuti e familiari, visti i vincoli imposti in questa situazione di emergenza. I colloqui, in questo modo, non dovrebbero subire alcuno stop. Nelle ultime settimane, da quando sono entrate in vigore le restrizioni contro Covid-19, in diversi istituti di pena sono scoppiate proteste da parte dei detenuti, privati del diritto di visita e dei colloqui.

Sono trenta in totale le strutture carcerarie che possono usufruire delle videoconferenze. “Una scelta importante – spiegano da Cisco – perché il rigido distanziamento sociale resosi necessario in questo periodo ha un impatto ancora più profondo su chi vive in contesti dove le relazioni sono già di per sé limitate, come le carceri”. Anche a palazzo di giustizia, negli scorsi giorni, sono stati definiti i parametri per le udienze in videoconferenza.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here