Consorzio di bonifica, crisi senza fine: “Ritardi enormi per i pagamenti, riforma inutile”

 
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Gela. La crisi è generalizzata e si protrae da anni senza alcuna vera soluzione. Anche questa mattina, i dipendenti del Consorzio di bonifica e le rappresentanze sindacali sono tornati a sollecitare una vera attenzione istituzionale. Da mesi, gli stipendi tardano ad essere erogati, le condizioni di lavoro sono al limite e la riforma presentata dal governo regionale non è la soluzione che ci si poteva attendere. Di fatto, secondo i sindacati, lascia tutto immutato.

I rappresentanti sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Fibi-Uil, già da tempo spingono per un tavolo complessivo volto a non fare morire l’ente. Risposte non ne arrivano né dalla struttura commissariale né dall’assessore regionale Luca Sammartino.

Andare avanti è sempre più difficile. I dipendenti operano senza essere pagati e si arriva a ritardi fino a dieci mesi. Una flessione che mette in forse ogni tipo di iniziativa in un contesto locale che vede retrocedere il comparto agricolo segnato da disservizi e carenze idriche enormi. Ancora una volta, dipendenti e sindacati (con i segretari Giuseppe Randazzo, Carmelo Cimino e Giovanni D’Angelo) non escludono alte iniziative di protesta.

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