“Contatti costanti con organi ufficiali Pd”, Di Paola: “Spero che menti grigie non vogliano indebolirli”

 
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Di Paola, il senatore Ketty Damante ed Emanuele Antonuzzo di "Idee e partecipazione"

Gela. I grillini del Movimento cinquestelle si sono fatti garanti, in città e non solo, del percorso per un’unità progressista e civica, che cercano di consolidare in vista delle prossime scadenze elettorali e “in prospettiva”. Un percorso a lunga scadenza che è alla base dell’alleanza ora guidata dal candidato a sindaco Terenziano Di Stefano. L’agorà che ha fatto da preludio ha perso più di qualche pezzo e pure i dem adesso stanno vagliando un piano B. Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola, nei mesi si è mosso per creare più consenso possibile intorno alla nascita di un fronte del tutto alternativo al centrodestra di governo, a Roma così come a Palermo e in città. Il pressing sui dem prosegue anche se c’è stato il no a riaprire la discussione interna all’agorà. La “sintesi” si chiama Terenziano Di Stefano e su questo il vicepresidente Ars non intende affatto rimescolare le carte. Uno dei dirigenti storici del Partito democratico locale, l’ex deputato regionale Calogero Speziale, ha spiegato che a suo modo di vedere “l’agorà non c’è più” e il partito “si schiera con quelle forze che non intendono farsi imporre il candidato a sindaco da Caltanissetta o da politici di Catania”. “Lo sforzo deve essere di tutti – dice Di Paola – dobbiamo creare unità, in città e nel resto della Sicilia. Io sto lavorando con questo obiettivo. Le soluzioni si possono trovare ma senza danneggiare un percorso già fatto”. Per Di Paola, “quello di Gela è un modello da attuare poi in tutta la Sicilia”. E’ evidente che i pentastellati vorrebbero assicurare la coesione, soprattutto con i democratici, passando dalle amministrative di giugno e poi per le successive “fermate”. Uno schema permanente che si fondi su una progettualità differente da quella del centrodestra di governo.

“Io parlo costantemente con gli organi ufficiali di partito, compresi quelli del Pd – aggiunge – non penso debba rapportarmi anche ad altre entità. Sono state fatte delle scelte che a mio modo di vedere vanno rispettate. Il Pd è un partito importante in questa costruzione. Spero solo che le menti grigie non intendano indebolire gli organi ufficiali di partito”. Anche ieri, il coordinatore M5s ha avuto incontri a livello locale con esponenti del Pd. Di Paola e l’alleanza che ha scelto Di Stefano non hanno mai chiuso al Partito democratico ma vogliono mantenere una precisa linea di percorrenza. Il candidato a sindaco, individuato dopo mesi di agorà, è l’ex vicesindaco Di Stefano. Toccherà ai democratici stare in questa prospettiva, sicuramente con ruoli non marginali, oppure costruire altri spazi che secondo Speziale passano anzitutto dal gruppo dei moderati.

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