Conti e Bancheri: “Va convocata l’assemblea, Lucisano e Greco vengano nelle sedi opportune”

 
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I sindaci Conti e Bancheri

Gela. Intorno al futuro più immediato del’Ato Cl2, non cambiano le posizioni dei sei sindaci che spingono per l’assemblea e per valutare la chiusura della fase attuale di liquidazione e l’eventuale cambio di guardia alla guida dell’ente, portato avanti dal commissario Lucisano. Il sindaco Lucio Greco, ieri, ha fatto un appello a superare i contrasti interni. “La contrapposizione richiamata da Greco, ovvero il muro contro muro, è inevitabile con chi ancora si ostina a voler continuare una fase di gestione di un ente, che doppione che costa migliaia e migliaia di risorse, che per legge deve essere liquidato e chiuso. Abbiamo formulato una proposta per chiudere la liquidazione – dice il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti – e abbiamo chiesto che venga discussa in assemblea per valutare l’opportunità di procedere alla chiusura dell’Ato, che porterà importanti risparmi e si incanala nella direzione di quella gestione unica di tutti gli aspetti del servizio rifiuti. Il dialogo è possibile solamente tra chi vuole questo obiettivo. Difficilmente può istaurarsi con chi vuole mantenere lo status quo, che comporta solo un grave esborso di risorse pubbliche e con tentativi cavillosi si perde l’opportunità, e aggiungo la circostanza normativa obbligata di chiudere per sempre un ente che drena risorse importanti. Attualmente, non si inserisce nel progetto di gestione unica integrata del servizio rifiuti”.

Dello stesso avviso è il vicepresidente della Srr Gianfilippo Bancheri, sindaco di Delia. Non ha condiviso le indicazioni arrivate da Greco. “Nella qualità di vicepresidente della Srr posso affermare che i sindaci non hanno mai chiesto un incontro alla Regione per trovare una soluzione. Non so dove il sindaco Greco abbia letto tutto ciò ma assicuro che questa sua affermazione non risulta essere rispondente alla verità dei fatti. Noi sindaci abbiamo chiesto reiteratamente la convocazione dell’assemblea non ottenendo mai risposta alcuna. Ciò che sto affermando si può riscontrare negli atti ufficiali. La Regione in questa vicenda non ha alcun ruolo perché voglio ricordare che sono solo i sindaci che devono decidere. Per superare le contrapposizioni bisogna avere rispetto dei ruoli – spiega Bancheri – mi dispiace affermarlo ma l’attuale commissario dell’Ato non ha dato seguito alle legittime richieste dei sindaci di Delia, Sommatino, Riesi, Niscemi, Butera, Mazzarino, nonché del Libero Consorzio di Caltanissetta, che ricordo essere i soli attuali proprietari della struttura. Rivolgersi all’assessore regionale ai rifiuti è stata, da parte del commissario, una mancanza di rispetto nei confronti dei sindaci che, ripeto, sono gli unici attori della vicenda. Noi abbiamo legittimamente chiesto la convocazione dell’assemblea senza ottenere risposta alcuna, anzi ottenendo in principio una convocazione con un punto all’ordine del giorno che nulla aveva a che fare con la richiesta dei sindaci. Se questa situazione dovesse continuare saremo costretti a rivolgerci alle autorità competenti. Mi spiace leggere ripetute affermazioni del sindaco Greco non rispondenti alla verità dei fatti e lo dico con il massimo rispetto ma anche con l’esperienza che mi vede essere all’interno dell’Ato e della Srr da più di dieci anni. Ricordo infine che l’intervento di vigilanza dell’assessorato era stato chiesto per imporre al commissario la legittima richiesta di convocazione dell’assemblea. Ora mi pongo una semplice domanda, perché il commissario dell’Ato e il sindaco di Gela non vogliono convocare l’assemblea e confrontarsi nelle sedi istituzionali? Un’ultima precisazione in merito all’impianto di compostaggio di Brucazzi. Premesso che è tutto da dimostrare l’applicazione di una tariffa conveniente per i Comuni, bisogna dire che la capacità di assorbimento dell’umido da parte dell’impianto è minima e riuscirebbe a servire solo una parte di Gela e nessuno degli altri Comuni facenti parte dell’Ato. Quindi, anche questa notizia lascia il tempo che trova perché non è assolutamente risolutiva della problematica. La domanda sorge spontanea, si vuole continuare a distogliere l’attenzione dalla legittima richiesta dei sindaci di convocare l’assemblea?”. I sei sindaci, quindi, continuano a muoversi sulla stessa direzione, decisamente distante da quella di Lucisano e dell’avvocato Greco.

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