Crisi pro-Greco, Mancuso vuole essere al tavolo: Sammito, “situazione si può risolvere”

 
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Greco, Mancuso e Sammito

Gela. La verifica politica, attesa da gran parte della maggioranza del sindaco Lucio Greco, ed invocata anche da esponenti dell’opposizione, pare destinata a tenersi. Al culmine di pesanti incomprensioni interne, c’era stata la possibilità che si svolgesse ieri, ma gli impegni istituzionali del sindaco, che l’hanno portato a Roma in occasione del 2 giugno, hanno fatto desistere. Sembra comunque che possa essere imminente. Comunicazioni non ce ne sono state. I rapporti tra Forza Italia e il resto dei pro-Greco non sono affatto dei migliori e i civici hanno alzato la voce, senza chiudere a scenari decisamente inattesi. Al vertice, in attesa che si faccia, intende partecipare il parlamentare regionale azzurro Michele Mancuso, punto di riferimento politico del gruppo berlusconiano all’assise civica e in giunta. Una volontà che il parlamentare Ars ha espresso durante un breve confronto che si è tenuto, martedì, a Palermo. Il sindaco Lucio Greco e il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito erano all’Ars per la presentazione del saggio del professore Nuccio Mulè. Ne hanno approfittato per un incontro con Mancuso. “C’è la volontà di superare questa situazione – dice Sammito – anzi, ritengo che si possa e si debba superare. Se c’è la volontà reciproca, si potrà sicuramente arrivare ad un punto di incontro. In caso contrario, verranno prese altre decisioni”. Sammito, per certi versi, cerca di mediare con l’area di Forza Italia, nella quale ormai da tempo si rivede. E’ il candidato individuato per le prossime regionali e sicuramente lo scontro aperto tra il gruppo di Forza Italia e il resto della maggioranza non è uno scenario che possa farlo star sereno. “Al deputato – dice ancora il presidente del consiglio comunale – abbiamo esposto quelli che sono i malumori della maggioranza. E’ assolutamente disponibile e vuole partecipare al tavolo che si terrà”. Del resto, tra Mancuso e il sindaco Lucio Greco non ci sono mai stati veri e propri picchi di scontro, anzi. Il parlamentare regionale ha sempre confermato il supporto al progetto politico di tre anni fa. In aula, però, il gruppo del partito continua ad assumere una linea, spesso antitetica a quella del resto degli alleati. Scintille ci sono state pure in giunta. Il sindaco ha richiamato azzurri e civici, proprio all’indomani del confronto con Mancuso. “Sarei molto soddisfatto se la maggioranza, in consiglio comunale, riuscisse ad avere una propria autosufficienza – dice ancora Sammito – le assenze non giovano a nessuno e fanno male solo alla città. Ogni consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione, ha il dovere di presentarsi e stare in aula, lavorando per la città”.

Sammito è stato tra i primi ad accorgersi dei numeri sempre più risicati dell’alleanza, in aula, tanto da lanciare l’allarme. “Non si può pensare che gli atti vengano sempre approvati in seconda convocazione”, aveva detto mesi addietro. Ora, la situazione è ancora più tesa e il sindaco rischia di trovarsi tra più fuochi. La verifica politica dovrebbe servire ad una sorta di ripartenza, prima di tutto però bisognerà mettere le cose in chiaro, onde evitare nuove falle politiche, che possano azzoppare l’amministrazione comunale, in una fase di forte presenzialismo elettorale (in vista delle regionali) ma anche di scadenze decisive, anzitutto per i progetti e i programmi di finanziamento, sulla scia di Pnrr e Zes (solo per citare le sigle più note).

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